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Intervista a Daveede, “l’Rnb ha le radici piantate nell’anima”. Fuori il singolo “Hug the world”

Benvenuto su ATomHeartMagazine. Raccontaci un pò del tuo percorso musicale. Della tua vita musicale. Come é nato tutto e come si é sviluppato ….

Grazie a voi per questa intervista, io sono un cantante impegnato nella ricerca di un suono che possa unire voce e anima. Ho sempre cercato di trarre ispirazione da diversi generi musicali in particolare il soul, l’r n b e il gospel . Generi musicali che ho coltivato cantando in varie formazioni. Ho studiato canto e mi sono perfezionato seguendo un percorso accademico presso “l’Accademia Superiore di Canto” a Verona. Nel Dicembre del 2015 ho pubblicato “All you’ve got to do” il mio primo EP di inediti su etichetta indipendente White Pop Records contenente 5 brani uno dei quali (“Don’t cry my love”) viene scelto da Radio Capital tra oltre 4000 candidature per partecipare al Capitalent: un contest organizzato da Radio Capital. Dopo un mese di passaggi radiofonici nazionali il brano si qualifica tra i 12 finalisti, entrando di diritto nella compilation estiva di Capital “BACK AND FORTH” distribuita dalla Sony Music. Una bella soddisfazione!Attualmente ho la fortuna di portare la mia vita artistica nel lavoro di tutti i giorni, visto che insegno musica in sette classi di una scuola primaria paritaria, dove mi occupo anche del sostegno di un bambino autistico, esperienza altamente arricchente a livello umano. Inoltre lavoro come insegnante di canto moderno presso la scuola di musica “6Arte” . Ho inoltre un trio musicale gli “Strong Evoulution” con il quale propongo un repertorio di cover soul,neo soul e r&b in eventi pubblici e privati.

Cosa ti senti di consigliare a chi ha la carnale passione per la musica ma non riesce a farla diventare anche lavoro?

La musica dal mio punto di vista deve essere prima di tutto un’esigenza , musica è un modo di essere, un canale di espressione che una volta scoperto va coltivato ed apprezzato ogni giorno, aldilà di un fine economico. Il consiglio che mi sento di dare è quello di investire sul proprio talento attraverso la formazione e lo studio costante.

Quali sono i generi musicali che ascolti? Quali artisti?

Amo tutta la musica black in particolare il soul di ogni epoca dalle origini fino ad oggi. Tra gli artisti che apprezzo di più ci sono :Sam Cooke, Otis Redding, Marvin Gaye, Prince, Stevie Wonder, Micheal Jackson, R Kelly, Brian McKnight, Maxwell e Ne-Yo.

Poco tempo fa é uscito “Hug the world”. Come é nato questo pezzo? Di cosa parla? 


Hug the world”, letteralmente “Abbraccia il mondo”, é l’antitesi alla tristezza ed alla sfiducia. Il brano vuole spingerci ad avere una concezione più positiva e meno “rassegnata” della vita. Noi siamo il cambiamento che desideriamo, ma occorre una messa in discussione individuale, un lavoro su sè stessi, anziché limitarsi a lamentarsi per ciò che ci accade attorno. Sicuramente molti dei recenti fatti di cronaca non aiutano a trovare una chiave di lettura serena dell’umanità odierna ma abbattersi e smettere di lottare certamente non migliorerà la situazione.

Il video é delizioso! Qualche aneddoto divertente successo durante le riprese? O qualcosa che vuoi dire sul video?

Il video vuole dare voce ad un piccolo “esercito di persone comuni” quelle di cui non si parla mai, quelle che ogni giorno si impegnano e portano avanti la vita con coraggio , quelle che credono in un cambiamento possibile, quelle che nonostante tutto si fidano ancora del Mondo. Le riprese sono state divertenti, si è creato un bel gruppo tra le varie comparse, durante le pause si giocava a pallone con i bambini presenti.

Chi ti ha prodotto l’arrangiamento? E dove hai registrato il brano?

Ho prodotto e registrato il brano con Federico Sambugaro(in arte Faith in uscita proprio in questi giorni con il suo nuovo interessante progetto di musica elettronica)nel suo studio a Verona.

Se guardi al “te” artistico del primo progetto che hai fatto … c’é qualcosa di diverso nei confronti di questo nuovo brano? Musicalmente e umanamente!

Penso di essere sempre stato artisticamente in linea con me stesso in tutti i brani che ho prodotto, questo nuovo brano è il ponte tra quello che ho fatto prima e ciò che farò: non posso anticiparvi molto ma credo che a livello sonoro e comunicativo riuscirò ad esprimere molto di quello che ho dentro con il mio prossimo album.

Come mai questo brano esce per Street Label Records? Ci possiamo aspettare anche un disco?

Ho trovato in Street Label Records una bella realtà che condivide la mia passione per la musica black, interessata a promuovere in Italia progetti che ruotano attorno a questo genere musicale. Con loro ho iniziato a lavorare ad un album di inediti che vedrà la luce nel 2018.

Non puoi non dirci proprio niente a questo punto !!!!! Anticipaci qualcosa !!! Collaborazioni? Qualche canzone già scritta particolare?

Sto lavorando con i produttori Flake e Daniel Mendoza per trovare un sound che sappia conciliare la mia passione per l’Rnb anni 90 e le produzioni più moderne. Con loro due condivido gli stessi ascolti e molti dei miei artisti di riferimento , la comunicazione è più facile quando si parla la stessa lingua musicale. Posso anticiparvi che stavolta includerò nell’album anche dei brani in italiano.

Ti andrebbe di spiegare in poche parole cos’é l’Rnb? Come lo si distingue musicalmente da altri generi? Come é nato? Per chi non conosce il genere.

Certamente, l’acronimo Rnb sta per rhythm and blues ed è un genere musicale che nasce attorno agli anni 60 attraverso un processo di “laicizzazione” della musica gospel (lo stile proprio del gospel applicato a tematiche non necessariamente religiose) sviluppandosi dapprima nelle comunità afroamericane ed espandendosi poi pian piano in tutto il mondo. Negl’anni ha subito diverse contaminazioni con la musica hip hop e la musica elettronica. Dietro l’r&b ci sono anni di lotte, sofferenze, sconfitte e vittorie del popolo afroamericano. E’ una musica che ha le radici piantate nell’anima, una musica che ha contribuito al riscatto di un popolo e che ha saputo supportare le idee e le campagne antirazziali promosse da personaggi come Martin Luther King e Nelson Mandela.

E’ vero che in Italia é poco diffuso secondo te? Come é visto questo genere? Perché?

In Italia è ancora un genere di nicchia molto spesso associato all’hip hop, spesso mi capita ad esempio di leggere articoli di testate italiane dove cantanti R&b come the Weeknd o Chris Brown vengono indicati come rapper, si fatica ancora quindi a riconoscerlo come genere proprio e ben definito. Molti artisti R&b che in America sono vere e proprie star indiscusse qui da noi sono del tutto sconosciuti o reputati delle meteore da “onemanhit”. Uno degli esempi più eclatanti è l’immenso R Kelly ricordato dalla maggioranza “solo” per “I Believe i can fly . Nel mio canale Youtube quando posso cerco di coverizzare alcune delle sue canzoni meno note (In Italia) che reputo fantastiche e che la maggior parte del pubblico italiano ignora. L’ho fatto con “Soldier’s heart” brano dedicato a chi lotta per un ideale e cantato al memorial per Nelson Mandela. Recentemente invece ho registrato “i Need an Angel” dal sapore gospel che farò uscire sul mio canale per Natale. In questo modo spero nel mio piccolo ci contribuire alla diffusione di questa musica così impregnata di anima e sentimento.

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