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Nome dell'autore: Marina Supertramp

Laureata in Lettere Moderne presso il DiCam dell'Università degli studi di Messina, classe '93. Interessi: letteratura, arte, musica, antropologia, linguistica. Rock Progressive, Rock, Funky, Jazz, Folk, i generi preferiti. Monet, Calvino, Proust, e chissà quanti altri. Amo i prodotti culturali, di qualsiasi persona e genere. Mi fingo artista, e immagino il mio futuro come una realtà desiderata. Scrivo per condividere. Condivido per emozionarmi. Mi emoziono per arricchirmi. Mi arricchisco per condividere. Condivido per scorgere le porte dell'essere umani.

The Syndrome: il gusto di capirsi

Recensire un concerto è cosa pressochè diffusa e relativamente ordinaria: si tratta di descrivere un palco allestito per l’occasione, farsi permeabile alle sensazioni rilasciate dai musicisti, impregnarsi dell’atmosfera creata dal pubblico, aggiungendo veridicità nella narrazione spazio-temporale. Ben altro, invece, è raccontare ciò che succede in un contesto diverso, che precede il momento d’arrivo sul palco: […]

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La buona volontà: Limitazione per la rinascita musicale reggina

Strisce di nuvole rosse si stagliano con timidezza sul cielo indaco al calar del sole: vento leggero attraversa gli alberi senza violenza, creando un rillassante gioco di fruscii, dialogo di Primavera. Così, tra il tripudio di colori che riempiono lo spazio a vista d’occhio, nel suo amaranto infiammato dai ricordi si staglia il Museo dello

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Lew Tabackin 4et feat. Roberto Gatto: quando il jazz è d’oro

Vocii sommessi e saluti di rito affollano la sala del Teatro Politeama Siracusa di Reggio Calabria, la sera del 10 aprile. All’entrata, a metà tra la luce dell’ingresso e la penombra trapunta di stelle del Corso, c’è chi si gode l’aria fortunata e senza vento, mentre un sottofondo di mood d’altri tempi riempie le orecchie. La

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La percussione come frequenza dell’universo: Dario Zema

Le belle serate di primavera hanno il privilegio di essere fresche come fiori e tiepide come arance appena colte, che hanno la grazia di conservare, ancora per qualche istante, quel sapore particolare di radice ben salda nella terra. Altrettanto piacevole è vedere, e sentire, mani sicure che tamburellano su tavoli alti come se fossero percussioni

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“Costruire la musica per la vitalità”: Pfm e Vecchioni amici impareggiabili

Il Palapentimele di Reggio Calabria brulica di voci e rumorii sparsi mentre il backliner cura l’accordatura degli strumenti a breve in azione. Il palco che sta di fronte gli astanti in attesa è minimalista, come se volesse preannunciare quella musica così bella che non necessita di orpelli e abiti suntuosi per essere più splendente. Essa

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Dalla Banda Ionica a Sanremo: Roy Paci e il suo Fuoco

65esima edizione del Festival di Sanremo: solito Ariston, solito palco, nuovo Carlo Conti, artisti misti, testi univoci, apprezzabili vocalità. Tutto nella norma, se non fosse per gli ideosincratici Biggio e Mandelli, in gara con la loro Vita da Inferno. Un pezzo diverso, teso all’ironia, al racconto beffardo della quotidianità italiana. Un duo comico e irriverente

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La Band del Brasiliano: “il pubblico siciliano è… UO”

Nell’immaginario comune di qualsiasi essere umano che viva in Italia, il 7 Febbraio è una sera fredda, spruzzata di pioggia qui e lì, con nessuna nota di particolare piacere che vada oltre un piumone caldo e un pensiero felice tra le pupille. Ma, come canonicamente accade, il pensare generico viene smentito: nel nostro caso, è

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Nobraino o “Il trionfo della cazzimma”

Sicuramente, fra i passi dei vostri cammini, vi sarà capitato di inciampare in qualche individuo d’origine partenopea: se così fosse, altrettanto certamente avrete sentito proferire dalla sua bocca la parola cazzimma. L’Accademia della Crusca in merito al termine, la cui valenza facilmente si può intuire, suggerisce che esso stia a significare   la ‘furbizia opportunistica’, e

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