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Starfield, recensione: Un viaggio spaziale con alcuni scossoni

Starfield è un gioco fatto su misura per un pubblico di appassionati di fantascienza e di avventure spaziali. Creato da Bethesda, lo studio noto per le serie di successo come The Elder Scrolls e Fallout, il gioco promette di portare i giocatori in un viaggio epico attraverso l’universo. Le aspettative per Starfield erano alte fin dal suo annuncio, soprattutto per chi ha amato il precedente RPG in single player di Bethesda, Fallout 4. Trailer e i teaser avevano suscitato aspettative e curiosità, promettendo un viaggio attraverso ambientazioni mozzafiato, popolate da personaggi intriganti e mondi alieni.

Diciamolo subito: Starfield ha sicuramente aperto un nuovo capitolo nell’esplorazione spaziale, ma diversi aspetti non ci hanno convinto davvero del tutto.

Starfield

Indice

L’universo di Starfield

L’universo di Starfield è senza dubbio una delle sue caratteristiche più affascinanti. Bethesda ha creato un mondo di fantascienza vasto e ricco di dettagli, che cattura attenzione e immaginazione dei giocatori con la sua lore intricata e la sua ambientazione spaziale. L’idea di un’umanità che ha abbandonato la Terra e colonizzato la galassia sa di già visto (diciamocelo, ha sempre il suo indiscutibile fascino!), ma il gioco offre comunque numerosi retroscena sulle guerre tra le fazioni che hanno segnato questa nuova era spaziale. Tuttavia, la mancanza di un elemento distintivo può far sembrare l’ambientazione familiare a chiunque abbia anche solo un minimo di esperienza con il genere della fantascienza (vale per videogame, come per film e serie tv). Starfield, infatti, attinge liberamente da opere celebri come The Expanse e Firefly ma, pur essendo un omaggio apprezzabile a questi capolavori, manca di una caratteristica unica che lo contraddistingua.

Un trama che stenta a decollare

La trama e i dialoghi sono elementi fondamentali in un gioco di ruolo come Starfield, in quanto contribuiscono in modo significativo a creare un mondo coinvolgente e a fornire una motivazione per ogni azione di gioco. Ecco, Starfield in questi aspetti pecca un po’, presentando alcuni difetti che possono compromettere l’esperienza finale.

Cominciamo con la trama. L’idea alla base di Starfield è intrigante: un futuro in cui l’umanità ha colonizzato la galassia, ma non ha ancora avuto il primo contatto con alieni senzienti fino al 24esimo secolo. Questo scenario offre ampie possibilità per narrazioni complesse e avventure emozionanti. La storia, però, impiega del tempo per decollare veramente. Le prime ore di gioco possono sembrare un po’ lente e prive di momenti veramente epici o almeno sorprendenti. Questo aspetto potrebbe scoraggiare soprattutto quei giocatori che cercano un’avventura ricca di colpi di scena fin dall’inizio.

Missioni secondarie e dialoghi

Le missioni secondarie, al contrario, spesso donano un po’ di freschezza e ritmo al titolo. Offrono infatti storie indipendenti che esplorano aspetti diversi dell’universo di gioco e presentano personaggi interessanti. Alcune missioni possono portare a scelte morali difficili, il che aggiunge profondità alla narrazione. Alcune volte, però, rischiano anche queste di diventare ripetitive, presentando strutture o obiettivi simili tra loro. Una maggiore varietà in questo senso sarebbe stata davvero gradita e avrebbe contribuito a mantenere alto l’interesse a lungo termine.

I dialoghi sono un altro aspetto critico della narrazione in Starfield. Nulla da dire sul copione, in quanto ben scritti e spesso contengono quella percentuale di umorismo utile ad intrattenere il giocatore. Ciò che manca è quel tocco distintivo che caratterizza i giochi del genere. Le interazioni con i personaggi, anche se soddisfacenti, non sempre catturano l’attenzione. Le scelte di dialogo, sebbene presenti, dovrebbero avere un impatto maggiore sulla trama e sulle interazioni con i personaggi. Un sistema di dialogo più profondo e ramificato avrebbe potuto aumentarne sicuramente la longevità e il divertimento nel giocarlo.

Il gameplay di Starfield

Il gameplay è il cuore pulsante di Starfield. Il gioco offre diverse esperienze a dir poco notevoli, ma presenta anche alcune mancanze che potrebbero influenzare l’esperienza di gioco complessiva.

Una delle caratteristiche più distintive di Starfield è la sua mappa davvero vastissima. Esplorare una galassia intera è una prospettiva affascinante, e il gioco offre centinaia di mondi su cui atterrare ed esplorare.

Anche se le prime esperienze di volo spaziale sono coinvolgenti, la possibilità di bypassare molte di esse direttamente dalla schermata della mappa può togliere quella sensazione di esplorare un universo sconfinato, rendendo l’esperienza meno immersiva e più orientata al finire la storia il più presto possibile.

Un altro punto critico riguarda l’assenza di mappe dettagliate durante l’esplorazione a piedi. Il gioco fornisce solo un display che mostra punti di interesse generici e le grandi distese di terreno tra di essi. Questo si traduce in una difficile navigazione all’interno delle città e soprattutto nella ricerca di luoghi specifici. Magari questo incentiva l’esplorazione senza l’uso eccessivo del “viaggio veloce” direttamente dalla mappa, ma spesso può risultare frustrante per chi desidera una maggiore facilità di orientamento e non vuole ritrovarsi a vagare per ore senza una meta chiara.

Un problema davvero significativo riguarda poi la gestione dell’inventario. Durante le ore di gioco ci ritroveremo molto spesso a dover aprire l’inventario per sistemare gli oggetti e Starfield ne mette a disposizione ben due: quello del personaggio e quello dell’astronave. Manca però la possibilità, davvero semplicissima, di visualizzarli entrambi contemporaneamente. Questo renderà il trasferimento degli oggetti piuttosto macchinoso e discretamente noioso.

Combattimenti, risorse e armi

Ovviamente ci sono anche molti aspetti positivi nel gameplay di Starfield e non sono di poco conto. Il combattimento, ad esempio, offre un’esperienza unica. Con una varietà di armi e abilità da sbloccare, i giocatori possono personalizzare il loro stile di gioco e affrontare sfide in mille modi diversi. Il combattimento spaziale, sebbene non particolarmente complesso, risulta molto divertente anche grazie alla possibilità di personalizzare le astronavi e sfidare i nemici nell’immensità dello spazio.

Un altro aspetto interessante è la possibilità di creare avamposti su pianeti e di estrarre risorse. Questo aggiunge una dimensione di costruzione e gestione al gioco, sebbene inizialmente possa sembrare superfluo dato lo spazio di archiviazione limitato delle navi e la mancanza di necessità immediata di risorse. Questa caratteristica, però, avrà un ruolo più significativo nelle fasi avanzate del gioco.

Infine, il sistema di modificatori sulle armi e sull’equipaggiamento offre diverse possibilità di personalizzazione e trovare oggetti epici e leggendari, tutti con diversi effetti speciali, aggiunge un elemento di strategia alla scelta delle attrezzature e al loro utilizzo.

Reparto grafico

Starfield ci pone dinanzi a un mondo di meraviglia e mistero da esplorare. Il design degli ambienti spaziali, come le astronavi e le stazioni, è davvero notevole grazie alla sua propensione quasi maniacale al realismo. Le astronavi sono molto dettagliate, ciascuna presenta caratteristiche uniche che riflettono la sua funzione e il suo stile di vita dell’equipaggio. Anche le stazioni spaziali sono ben progettate, con strutture complesse e futuristiche che offrono un impatto visivo eccezionale.

I pianeti che compongono l’universo di gioco sono altrettanto curati. Ogni mondo ha una sua atmosfera e paesaggio distinto, con una gamma di biomi che spaziano da deserti aridi a foreste lussureggianti. Gli effetti di luce e le condizioni atmosferiche dinamiche donano vita a questi mondi, creando una sensazione di autenticità e immersione. Sul serio, ragazzi: varrebbe la pena giocarlo anche solo per l’esplorazione offerta.

Il character design è altrettanto interessante, con personaggi ben modellati e animati. I membri dell’equipaggio dell’astronave hanno aspetti e personalità assortiti, il che rende interessante e sempre diversa l’interazione con essi. Anche gli NPC che si incontrano durante le missioni sono ben realizzati e hanno un ruolo ben definito nella narrazione.

Un altro aspetto positivo riguarda le interfacce utente. Le schermate di navigazione spaziale e gli indicatori di stato dell’astronave sono chiari e facili da utilizzare, favorendo e agevolando la gestione durante ogni missione spaziale.

Verdetto finale

Starfield, l’ambizioso RPG spaziale di Bethesda, offre un’esperienza intrigante e coinvolgente. Purtroppo, però, non è privo di mancanze che influenzano l’esperienza complessiva di gioco.

L’aspetto grafico di Starfield è notevole, con ambienti spaziali dettagliati e mondi planetari affascinanti che catturano l’attenzione fin dal primo momento. Il design degli oggetti, delle astronavi e dei personaggi è ben curato, contribuendo a creare un mondo realistico. Le interfacce utente sono intuitive e semplificano la gestione delle attività spaziali, migliorando l’accessibilità del gioco.

La trama offre una buona dose di intrighi e retroscena, con numerose fazioni e personaggi che arricchiscono la storia. Il gioco, però, soffre di un ritmo iniziale lento e della mancanza di spiegazioni dettagliate sulle meccaniche di gioco, il che può rendere difficile per i giocatori – specialmente neofiti – addentrarsi completamente nel mondo e nelle sue immense atmosfere.

Il gameplay di Starfield è un mix di elementi appaganti e sfide. Il combattimento offre un’esperienza davvero soddisfacente, ma l’assenza di mappe dettagliate durante l’esplorazione a piedi e la gestione dell’inventario possono risultare complesse se non si mastica il genere. La personalizzazione delle attrezzature e la possibilità di creare avamposti sono aspetti positivi che aggiungono profondità al gioco e alla sua narrazione.

Gli amanti della fantascienza e gli appassionati di giochi di ruolo troveranno molti aspetti apprezzabili in questo titolo, ma è bene specificare che dovranno essere preparati a superare alcune difficoltà lungo il percorso.

Voto: 7/10

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