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Pennelate di suoni: esce “Olio su Tela”, primo album della band agrigentina Antarte

Siamo stati sempre abituati a considerare la musica, la pittura, la scultura, la fotografia, la recitazione, il ballo, la scrittura come figlie di unica “Dea Mater”: l’Arte. Ognuna di queste figlie si rivolge a specifici sensi, suscita determinate emozioni, ha come interlocutori spazi e tempi precisi. Ma, onestamente: a chi sarebbe mai venuto in mente di dipingere, magari su tela, con i suoni? Di usare le note come se fossero colori ad olio? Di tracciare melodie inesplorate con pennelli di plettri e bacchette di setole?

Musica colorata fuoriesce dalle chitarre di Lillo Morreale e Paolo Vita, e dalla batteria di Gabriele Castelli, fusi in quel trio che suona come Antarte. Il tutto, accompagnato dalla voce sussurrata, lontana, evanescente di Lillo. Svariati i collaboratori al progetto, tra cui Laura Ferlisi (voce), Raffaele Pullara (mandolino, violino), Gerlando Callea (contrabbasso), Simone Pletto (fisarmonica), Calogero Contino (tromba).

Insomma, Olio su Tela è il manifesto dell’anima indie, con notevoli influenze dal post-rock, dei tre ragazzi agrigentini. Un suono caldo e consolatorio, una specie di richiamo della natura che è musica non solo per le orecchie, ma per il cuore, gli occhi, la bocca, le mani, i piedi. È un sound che porta lontano, che viaggia a frequenze larghe, distese; dalle profondità del mare sin sulla punta di un abete secolare. Un viaggio ininterrotto, una scoperta continua. Otto tracce intrise di volontà di esprimere con tutti i mezzi quello che si porta dentro, nascosto, in chissà quale angolo di se stessi.

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Se anelate a un suono calmo e cautamente sopraffino, seguiteli su:

   https://www.facebook.com/antarteofficial

http://antarte.bandcamp.com/

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