Da domani 05 marzo è possibile trovare in libreria edito da Rizzoli La mia seconda vita, Christiane F. scrittrice del famoso romanzo “Noi ragazzi dello zoo di Berlino”.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino nasce da una serie di interviste che i giornalisti del settimanale Stern sostennero nel corso del 1978 con Christiane Vera Felscherinow, imputata e testimone in un processo terminato nel giugno del 1978 con la condanna per detenzione di droga e ricettazione.
Pubblicato a puntate sul settimanale Stern, divenne inseguito un romanzo tradotto in molte lingue .
Il libro raccontava la storia tormentata della protagonista che susciterà ,inseguito, l’ attenzione sul problema della droga e della prostituzione nell’ambito del mondo giovanile, portando il romanzo ad essere il simbolo di una generazione falciata e irrequieta.
Trentacinque anni dopo, Christiane torna con il seguito del suo libro accontandoci un’intera vita di solitudine e disperazione: la disintossicazione, gli anni felici e folli insieme agli idoli del rock e della letteratura, le ricadute, la lotta per la sopravvivenza in un carcere femminile, le amicizie pericolose, le malattie,gli aborti e un figlio adolescente di cui le è stata sottratta la custodia.
“Non ho più niente. Non ho più amici, e nessuno può immaginare cosa mi tocca passare ancora oggi, solo perché sono quella che sono. Sono questi i momenti in cui guardo fuori dalla finestra e mi chiedo: ‘Farà poi così male buttarsi di sotto?’”.
Ancora una volta la scrittrice ci commuove e ci fa riflettere parlano chiaramente nero su bianco “Io sono e resterò sempre una star del buco. Un animale da fiera. Una bestia rara. Una ragazza dello zoo di Berlino”.