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I dieci libri da regalare alla festa della donna

La Festa della Donna viene festeggiata per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ma anche le discriminazioni e le violenze che esse hanno subito e ancora continuano a subire in determinate parti del mondo. Eppure nel mondo occidentale l’8 marzo è solo una distesa di mimose. Quest’anno uscite fuori dagli schemi , regalate un libro.

 Alla Festa della Donna accresciamo la cultura!

Di seguito trovate una lista di dieci libri consigliati da noi di AHM più una piccola trama.

 

1. Le cose che sai di me – Clara Samchez

untitledLa protagonista del libro si chiama Patricia ed è una donna come tante, con una vita appagante e tranquilla. Tutto cambia in un attimo, quando le dicono che è in pericolo di vita. A quel punto tutte le sue certezze vacillano, inizia a guardare chi le sta intorno in modo diverso, ma soprattutto deve trovare il coraggio di leggere dentro se stessa.

 

2. Il gioco di Ripper – Allende Isabel

untitledLe donne della famiglia Jackson, Indiana e Amanda, madre e figlia, sono molto legate pur essendo diverse come il giorno e la notte. Indiana, che esercita come medico olistico, è una donna libera e fiera della propria vita bohémienne. Sposata e poi separatasi molto giovane dal padre di Amanda, è riluttante a lasciarsi coinvolgere sentimentalmente, che sia con Alan, ricco erede di una delle famiglie dell’élite di San Francisco, o con Ryan, enigmatico e affascinante ex navy seal dell’esercito americano, ferito durante una delle sue ultime missioni. Mentre la madre vede soprattutto il buono nelle persone, Amanda, come suo padre, capo ispettore della sezione omicidi della polizia di San Francisco, è affascinata dal lato oscuro della natura umana. Brillante e introversa, appassionata lettrice, dotata di un eccezionale talento per le indagini criminali, si diletta a giocare a Ripper, un gioco online ispirato a Jack the Ripper, Jack lo squartatore, in cui bisogna risolvere casi misteriosi. Quando la città è attraversata da una serie di strani omicidi, Amanda si butta a capofitto nelle indagini, scoprendo, prima che lo faccia la polizia, che i delitti potrebbero essere connessi fra loro. Ma il caso diventa fin troppo personale quando sparisce Indiana. La scomparsa della madre è collegata al serial killer? Ora, con la madre in pericolo, la giovane detective si ritrova ad affrontare il giallo più complesso che le sia mai capitato, prima che sia troppo tardi.

 

3. Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen

untitled“Pride and Prejudice” è certamente l’opera più popolare e più famosa di Jane Austen, un vero e proprio “long-seller”. Attraverso la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, lo sguardo acuto della scrittrice, sorretto da un’ironia tanto più spietata quanto più sottile, annota e analizza fatti, incidenti, parole di un microcosmo popolato da personaggi

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4. Il diario di Bridget Jones -Fielding Helen

1703265_0Mangia troppo, beve troppo, fuma troppo, ha una mamma   troppo invadente, un uomo troppo sposato e troppo pochi   “pretendenti”. È il ritratto di una single di oggi, moderna   trentenne in carriera, quale risulta dal diario di un anno della sua vita,   dove vengono raccontati, con humor e ironia, i problemi, le speranze, le   delusioni di una donna qualunque.

 

5. Fermate gli sposi – Sophie  Kinsella

untitled Lottie non vede l’ora di sposarsi. Con l’uomo giusto, naturalmente: non ne può più di lunghe relazioni con fidanzati che sul più bello non se la sentono di impegnarsi davvero. E così quando anche Richard, che lei è convinta stia per farle la tanto attesa proposta, la delude, decide su due piedi che è ora di passare all’azione e accetta di convolare a nozze con Ben, un flirt estivo conosciuto per caso su un’isola greca molti anni prima e che lei non ha mai più rivisto. Ben si è appena rifatto vivo, e basta una cena per far scoccare nuovamente la scintilla tra i due: perché perdere tempo in inutili preparativi? Presto! Ci si sposa in quattro e quattr’otto e via per un’indimenticabile luna di miele nel luogo che ha visto nascere il loro amore. Ma non tutti la pensano così: Fliss, la sorella di Lottie, e Lorcan, il socio in affari di Ben, sono contrarissimi e preoccupatissimi. Bisogna intervenire subito. I due sabotatori partono all’inseguimento dei neosposi che devono essere fermati a tutti i costi, prima che avvenga l’irreparabile… Le conseguenze saranno disastrosamente comiche per tutti. Con “Fermate gli sposi!” Sophie Kinsella firma una nuova, spumeggiante commedia romantica, in cui non mancano le sue proverbiali trovate condite da un pizzico di sesso e da un insuperabile senso dell’umorismo.

 

6. Per dieci minuti – Gamberale Chiara

adfeDieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere

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7. Via XX settembre – Agnello Hornby Simonetta

untitledVia XX Settembre si trova poco lontano dal teatro Politeama, nel cuore di Palermo: è qui che nel 1958, lasciata Agrigento, viene a vivere la famiglia Agnello. Simonetta ha tredici anni, sta per entrare al ginnasio – il trasferimento è stato deciso per offrire a lei e alla sorella Chiara una vita più stimolante. A Palermo si instaura un nuovo equilibrio familiare – il padre è spesso assente per seguire la campagna, ritmi e abitudini sono dettati con ferrea dolcezza dalla madre. A ribadire la continuità col passato, il piccolo mondo fatto di zii, cugini, persone di casa, amici, parenti. Sullo sfondo, ma in realtà protagonista, una città in cui alle ferite della guerra si stanno aggiungendo quelle, persino più devastanti, della speculazione edilizia. Fastosa e miserabile, Palermo seduce Simonetta: la stordisce di bellezza e di profumi, la ingolosisce con le fisionomie impassibili dei pupi di zucchero e l’oro croccante delle panelle. Nondimeno si insinua la percezione di un degrado sempre più evidente. La città le si rivela mentre lei si rivela a se stessa, attraverso un mondo muliebre vivissimo, attraverso l’amore per i libri, attraverso i primi barlumi di una coscienza civica e politica. Imboccata via XX Settembre, la formazione si consuma dentro un taglio prospettico che va oltre Palermo e la Sicilia: l’incombere del distacco che porta Simonetta in Inghilterra lascia intravedere una nuova maturità, una nuova esistenza

 

8. L’amore è tutto :è tutto ciò che so dell’amore – Michela Marzano

untitledMichela Marzano conosce l’arte di parlare di sé, delle proprie esperienze, delle proprie vicende, per spiegare sentimenti universali in cui è impossibile non riconoscersi. Sa bene che, sull’amore, di libri ce ne sono tanti; ha letto i filosofi, i poeti, i romanzieri. Ma è convinta che, con le teorie, coi libri, l’amore c’entri poco o niente: l’unico amore che vale la pena di essere raccontato è quello quotidiano, reale, concreto. “L’amore che siamo e che ci portiamo addosso.” Bambina in attesa del Principe Azzurro, e poi donna sempre troppo romantica, ma anche amante capace di non farsi troppe illusioni, fino all’incontro – una sera, per caso, per gioco – con l’uomo che diventerà suo marito: apparentemente la vita sentimentale di Michela non è molto diversa da quella di tante altre donne di oggi. Infinitamente comprensiva e compassionevole con tutte le donne e gli uomini del mondo, Michela è capace di volgere su di sé uno sguardo spesso spietato. “I dialoghi tra me e me sono i più duri.” E così che il suo occhio indagatore, coraggioso, limpido, scopertamente vero riesce a vedere al di là dei ristretti confini personali e a coinvolgerci, emozionarci, conquistarci.

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9.Io che amo solo te – Luca Bianchini

untitledNinella ha cinquant’anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell’uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l’inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c’è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la “First Lady”. È lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet “semicascante” della sposa al gran buffet di antipasti, dall’assegnazione dei posti alle bomboniere – passando per l’Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti.

 

10. La mia seconda vita – Christiane F.

imagesNVH64OBAEra il 1978 quando due giornalisti seguirono Christiane e i suoi amici negli angoli più bui della metropolitana di Berlino. Fu un viaggio all’inferno, raccontato in un libro che divenne il simbolo di una generazione falciata e trasformò la protagonista nell’incarnazione dell’inquietudine giovanile. Trentacinque anni dopo, Christiane ci impressiona e ci commuove come allora raccontandoci un’intera vita di solitudine e disperazione: la disintossicazione, gli anni felici e folli insieme agli idoli del rock e della letteratura, le ricadute, la lotta per la sopravvivenza in un carcere femminile, le amicizie pericolose, le malattie; gli aborti, e un figlio adolescente di cui le è stata sottratta la custodia. “Non ho più niente. Non ho più amici, e nessuno può immaginare cosa mi tocca passare ancora oggi, solo perché sono quella che sono. Sono questi i momenti in cui guardo fuori dalla finestra e mi chiedo: ‘Farà poi così male buttarsi di sotto?'”.

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