La tredicesima giornata di Euro 2016 chiude la fase a gironi e sancisce l’addio di Ibrahimovic a Euro 2016 e alla sua Svezia. Thiago Motta decide di graziare l’Irlanda e li fa qualificare.
Andiamo a noi.
Islanda – Austria 2-1
Impresa dell’Islanda che batte l’Austria e vola agli ottavi da seconda. È Bodvarsson a portare in vantaggio gli islandesi al 18esimo minuto. L’Austria prova a reagire, ma non riesce a trovare la via della rete. Fino al 37esimo, quando Dragovic ha l’opportunità di pareggiare la partita su rigore dopo un fallo in area subito da Alaba. Il cecchino infallibile Dragovic, però, mira al palo sinistro e lo colpisce in pieno. Applausi scroscianti.
Nel secondo tempo, gli austriaci riescono a pareggiare al 60esimo con Shopf e tornano a sperare nella qualificazione. Succede però che al 94esimo si dimentichino di marcare uno, Bjarnason, lasciandolo solo nella loro metà campo. L’islandese non si fa pregare e s’invola verso la porta, seguito da due compagni e un difensore avversario che tenta l’impresa in extremis. Palla in mezzo e gol di Traustason. Austria eliminata e Islanda quasi incomprensibilmente agli ottavi.
Ungheria – Portogallo 3-3
La partenza del Portogallo non è delle più entusiasmanti e al 19esimo va subito sotto dopo una gran botta da fuori di Gera. Il portoghese più pettinato della storia del calcio (Cristiano Ronaldo, ndr) capisce che se non riesce a segnare, può sempre utilizzare gli altri 10 tizi che il suo allenatore ha messo in campo per fargli compagnia. E quindi la passa a Nani che fa 1-1 al 42esimo.
Nella ripresa, Dzsudzsak calcia una punizione colpendo in pieno la barriera e spiazzando Rui Patricio: Ungheria nuovamente avanti al 47esimo. Tutto ciò urta particolarmente Cristiano Ronaldo, a cui girano i coglioni a elica e la mette – finalmente – dentro. Di tacco. E ciao. 2-2 e ristabilito chi comanda. Non finisce qui, però. Perché Dzsudzsak ha passato tutto l’inverno ad allenarsi duramente sulle montagne (?) a colpire gente a caso per segnare gol a grappoli. Al 55esimo si porta al limite dell’area portoghese e calcia, colpisce Nani e fa 3-2. Sembra finita, ma a Ronaldo stanno girando ancora i coglioni a elica. Forse anche al doppio della velocità e addirittura in senso antiorario. Quaresma si ricorda persino come si crossa e a CR7 non serve altro: stacca di testa e rimette tutto in parità. L’idolo Kiraly e la sua tuta vincono comunque il girone, a Ronaldo tocca accontentarsi della qualificazione tra le migliori terze. Ma dato che se l’è vista davvero brutta, direi che non si lamenterà più di tanto.
Svezia – Belgio 0-1
Se Ibrahimovic non gira, la Svezia ha i suoi bei problemi. Zlatan ci prova più volte a metterla dentro, ma proprio non gli riesce. All’84esimo è il Belgio invece a passare, con un tiro ai quali Nainggolan ci ha ormai abituati: gli arriva palla da sinistra, controlla a seguire e scarica in porta da casa sua. Il Belgio si qualifica alle spalle dell’Italia e la Svezia saluta Europeo e Ibra (che si ritirerà dalla nazionale, come aveva già anticipato).
Italia – Irlanda 0-1
Come prevedibile, la partita non è di quelle che resteranno negli annali per il gioco spumeggiante o le occasioni che fioccano da una parte all’altra. L’unica cosa rilevante è stata la presenza in campo dal primo minuto del numero 10 più forte della storia, Thiago Motta. Che però s’è scansato (cit). Nel senso, Egli è magnanimo. Ha visto una squadra in difficoltà – l’Irlanda – e ha voluto regalargli il sogno della qualificazione agli ottavi di finale.
Il primo tempo scorre via con l’Irlanda che tenta in tutti i modi di segnare. La mira è quello che è, ma quando prendono la porta è bravo Sirigu a esaltarsi. Sul finale di tempo, Bernardeschi prova a chiudere subito la pratica “regaliamo la qualificazione a ‘sti qui” tentando un fallo da rigore, che l’arbitro non vede perché stava un attimo facendosi i cazzi suoi e l’hanno pure disturbato.
Nella ripresa, sale in cattedra Thiago Motta e regala un pallone all’Irlanda all’altezza del dischetto del rigore. Coleman è un cafone e spreca tutto. Neanche un grazie. Insigne la prende sul personale, e dopo un paio di movimenti di gambe a casaccio che fanno vomitare l’anima a mezza difesa irlandese, spara un tiro da fuori che si schianta sul palo. Quindi Bonucci fa il Bonucci. Nel senso: al limite della sua area di rigore stoppa uno schifo e non riesce a rilanciare perché Hoolahan gli soffia prima il pallone. Solo che poi lo tira addosso a Sirigu e quindi niente. Pochi minuti più tardi è lo stesso Hoolahan a buttare un pallone in mezzo e trovare Brady, che non si lascia pregare – a differenza dei suoi compagni – e la mette dentro. La prima sconfitta dell’era Conte arriva contro gli irlandesi. Andiamone fieri.
Ricapitolando
A qualificarsi agli ottavi di finale di Euro 2016 sono:
- Il Musagete Payet, nonché padrone di casa, con la sua Francia;
- Quel quadrilatero umano di Shaqiri con la sua Svizzera;
- Mister 100 milioni di euro, aka Bale, con il suo Galles;
- Il diversamente portiere Hart con la sua Inghilterra;
- Quel turco di Ozil con la sua Germania;
- I polacchi che la Germania non è riuscita a naturalizzare con la loro Polonia;
- Epic Brozo con la sua Croazia;
- Il Professore Iniesta con la sua Spagna;
- Il numero 10 più forte della storia, noto semplicemente ai più come Thiago Motta, con la sua Italia;
- Quelli forti davvero solo a Fifa e Football Manager con il loro Belgio;
- L’Idolo Kiraly e la sua tuta con la sua Ungheria;
- Addirittura gli islandesi con la loro Islanda.
Come migliori terze, passano il turno e si qualificano agli ottavi di finale di Euro 2016:
- Il truzzo slovacco Hamsik con la sua Slovacchia;
- Gli ex soldati di Trapattoni con la loro Irlanda;
- Il portoghese più pettinato della storia del calcio (Cristiano Ronaldo, ndr) con il suo Portogallo;
- L’unico attaccante nordirlandese di cui il mondo abbia memoria, al secolo Lafferty, con la sua Irlanda del Nord.
Questo, in fine, il quadro degli ottavi di finale di Euro 2016 che prenderanno il via da sabato 25 giugno:
- Svizzera – Polonia
- Croazia – Portogallo
- Galles – Irlanda del Nord
- Ungheria – Belgio
- Germania – Slovacchia
- Italia – Spagna
- Francia – Irlanda
- Inghilterra – Islanda
Noi ci rileggiamo domenica, quindi.
À bientôt!