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“Don’t worry ,Be happy” il jazz è per tutti parola di Bobby McFerrin

Mi ricordo ancora, quando circa tre anni fa mio zio mi fece vedere un video che mi lasciò senza fiato e che ascoltai una marea di volte nei giorni,mesi,anni a seguire e che tuttora ascolto senza mai stufarmi, in questo video si vedono due leggende della musica jazz contemporanea Omar Hakim e Bobby McFerrin. Inutile dire che dopo aver visto il video una infinità di volte mi sono guardato il concerto intero, ebbene anche quello è stato” consumato” praticamente. Estromettendo che parlare contemporaneamente di questi due musicisti e della musica che fanno, un articolo non basta, oggi, mi soffermerei su uno di loro. Bobby McFerrin.

Rober “Bobby” McFerrin, classe 1958, è uno degli interpreti jazz più stimati al mondo. Chiamarlo cantante a mio parere è molto riduttivo, con in suoi 4 ottavi di estensione vocale, mette in evidenza come la voce possa diventare uno strumento in cui converge un intera orchestra, grazie alla sua capacità di intrattenimento e alle sue indiscutibili doti musicali Bob è in grado di far restare il pubblico alla poltrona per tutta la durata del concerto, tutto questo solo con l’uso della voce, senza aver bisogno di una strumentazione.

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È il 1984 quando incide “the Voice”, primo album nella storia del jazz per sole voci, raggiunge però la notorietà solo 4 anni più tardi con il brano “don’t worry,be happy” (totalmente improvvisato in sala di registrazione,sovrapponendo per due volte solo la sua voce)che scala le classifiche di tutto il mondo. Grazie ad esso la musica jazz entra in piena regola nelle case della gente, sfatando il mito del “jazz come musica di nicchia”.

I suoi live sono difficilmente classificabili come veri e propri concerti, in essi non vi è niente di preparato tutto è spontaneo, la costante ricerca di interazione con il pubblico fa si che esso diventi il suo strumento. Ci sono lui,il microfono e il pubblico stop! Questa è la sua vera potenza, la semplicità, la gioia travolgente che rende uniche le sue esibizioni tanto da fargli ottenere successo anche nell’ambito della musica classica.

I suoi album hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo, ha collaborato con molti artisti jazz come : Chick Corea, Joe Zawinul, Jon Hendricks e Harbie Hacnckoc. Che dire, se magari la musica jazz vi sembra un genere ostile, non di facile comprensione, provate ad ascoltarle Bob e tutto vi sembrerà molto leggero e meno complesso di ciò che appare.

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