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I 10 migliori momenti musicali al cinema

Di solito, quando scegliamo un film da vedere, decidiamo se vogliamo una commedia o un film drammatico, un noir o un poliziesco, un musical o un thriller. Soprattutto nel cinema hollywoodiano (ma non solo), i generi vengono usati come archetipi, per offrirci uno schema a grandi linee di ciò che ci aspetta, insomma, per rassicurarci. Chi fa film sa bene come suscitare determinate emozioni nel pubblico, e uno degli espedienti più interessanti che si possano notare nella produzione cinematografica dalle origini ad oggi è l’inserimento di un numero musicale nella narrazione. Se non abbiamo scelto di vedere un musical, difficilmente ci aspettiamo che i personaggi del film si mettano a ballare e cantare, o che un brano musicale diventi il protagonista dell’azione. Eppure, questo elemento è stato usato svariate volte, per provocare le reazioni più differenti: divertimento, sorpresa, straniamento, disagio.

Ecco dieci esempi memorabili di momenti musicali nel cinema

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10. Meglio Stasera (La Pantera Rosa, 1963)

Cominciamo dal più classico utilizzo del numero musicale, spezzare la narrazione. Scene di ballo erano frequenti nelle commedie dell’epoca (basti pensare al famoso “mambo italiano” fra Sophia Loren e Vittorio De Sica in Pane, amore, e… di Dino Risi), ma Blake Edwards è stato un maestro assoluto nel congegnare e filmare questi momenti: da “Moon River” in Colazione da Tiffany alle performance acustiche di Hollywood Party, passando per questa bellissima scena nel primo film della saga dell’ispettore Clouseau. Due formidabili piani-sequenza seguono la cantante Fran Jeffries nella sua interpretazione di “Meglio Stasera”, che Henry Mancini scrisse appositamente per il film con testo italiano di Franco Migliacci. Il numero ci mostra tutto il glamour del jet-set riunito a Cortina e l’inadeguatezza del personaggio interpretato da Peter Sellers.

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9. You Make My Dreams (500 giorni insieme, 2009)

Tom (Joseph Gordon-Levitt) ha appena passato la sua prima notte con Summer (Zooey Deschanel), e la sua euforia del mattino seguente si trasforma in un vero e proprio numero da musical che si svolge sulla strada che percorre per andare a lavoro. La scena è costruita in modo climatico: il brano di Hall & Oates si sente dall’inizio, ma è solo gradualmente che si aggiungono i vari elementi di irrealtà, fino alla coreografia di gruppo nella seconda strofa che lo tramuta definitivamente in un numero, con tutti i clichés del genere e persino con un passerotto animato da film Disney. Un modo geniale di raffigurare visivamente le emozioni del personaggio e divertire lo spettatore.

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8. Banana Boat Song (Beetlejuice, 1988)

Negli anni ’80 e ’90, Tim Burton ha sfornato due film ad alto budget totalmente atipici e folli, Mars Attacks! e Beetlejuice. Forse è solo la proverbiale pacchianeria di quegli anni ad averlo permesso, ma è difficile pensare che due pellicole così geniali possano uscire oggi e venire catalogati come film per famiglie. La scena della possessione in Beetlejuice è forse una delle più esilaranti nella storia del cinema, con l’effetto straniante del brano di Harry Belafonte che inizia, senza preavviso, a metà di un dialogo fra i nuovi padroni di casa e gli ospiti invitati a cena.

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7. In Dreams (Velluto blu, 1986)

Non possiamo parlare di straniamento senza citare uno dei maestri nel suscitare questa emozione, David Lynch. Il breve intermezzo musicale spiazza lo spettatore e lo fa immergere nell’universo di follia in cui è incappato il protagonista del film. Il familiare e rassicurante brano di Roy Orbison qui fa gelare il sangue perché associato all’ossessione di Frank Booth (Dennis Hopper) e la scena finisce con un brusco taglio, facendo letteralmente sparire i personaggi dall’inquadratura. Il brano interrotto viene poi ripreso e concluso in un’altra scena carica di disagio.

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