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Ferdinando Scianna – Viaggio Racconto Memoria

“I siciliani sono cupi, silenziosi. Sono isole nell’isola”.
È in corso a Milano una straordinaria personale del maestro Ferdinando Scianna (a Palazzo Reale fino al 5 Giugno 2022): Ferdinando Scianna. Viaggio Racconto Memoria.

Ferdinando Scianna
Foto di Luisa Visalli

“Un cuore siciliano è tutto fuorché leggero”.
Così ho conosciuto Ferdinando Scianna, con queste parole. Era il novembre del 2015 e il maestro teneva una conferenza a Milano. Un incontro su prenotazione, per poche persone. Rimasi folgorata. Uno sguardo color ghiaccio, limpido e tagliente come la verità, il suo.

Il suo modo di raccontare la Sicilia è un’operazione a cuore aperto che (r)esiste da più di sessant’anni.

Quando dissi a mio padre che avrei fatto il fotografo e capì che dicevo sul serio, lui ne rimase atterrito. Mi aveva sognato medico, ingegnere, non riusciva a capacitarsi. Fotografo: uno che ammazza i vivi e resuscita i morti.”.
Così recita la voce del maestro Scianna che accompagna in parallelo la visita nelle diverse sale.

A partire dall’inizio della sua straordinaria carriera, con il libro Feste religiose in Sicilia”, con i testi di Leonardo Sciascia (una collaborazione e un’amicizia intima durata per anni), un libro interamente raccontato con una visione a 50mm che gli fece vincere il premio Nadar nel 1966 e che lo consacrò come mostro sacro della fotografia mondiale.

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Da qui l’inizio di un viaggio senza precedenti, fatto di incontri, amicizie e storie. Scianna, un siciliano ribelle, primo italiano ad entrare nell’agenzia Magnum fondata dal suo amico e collega Henri Cartier-Bresson.

FERDINANDO SCIANNA – MOSTRA A PALAZZO REALE, MILANO

Viaggio Racconto Memoria, sono i passaggi di questa mostra che abbraccia le origini della sua fotografia, attraversa i luoghi che ha calpestato negli anni, il Sud America, gli Stati Uniti, i volti dei personaggi che ha incontrato, gli scrittori, i registi, i visi mai dimenticati, il carissimo amico Sciascia (al quale è dedicata un’intera parete con foto intime e familiari), le donne, Marpessa.

Quest’ultima una rivoluzione nella fotografia di moda, un ritratto eterno. La sua modella, quella che cambiò per sempre la sua carriera. Una campagna storica, quella realizzata per Dolce & Gabbana fra le strade dei paesi dell’entroterra siciliano. Reportage e moda. Ombre dure e luce accecante. Così come la vita e la morte. Un connubio raccontato in ogni scatto, una Sicilia preponderante anche fra gli scatti realizzati altrove. “I fotografi siciliani sembrano invece amare la Sicilia nera”, scrive nella sua autobiografia, “Autoritratto di un fotografo“.

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Suoni, profumi, voci. Guardando queste fotografie si ha una percezione assoluta della vita catturata nello scatto. Ci si ammala di storie e di nostalgia.

“La Sicilia è uno di quei posti dai quali la gente non va via, la gente scappa. Però è uno di quei posti dai quali, pur scappando, non si riesce ad andare via”.

Un percorso in bianco e nero di oltre duecento fotografie, l’intera carriera di questo straordinario maestro della fotografia, nato a Bagheria il 4 Luglio del 1943, che è riuscito a raccontare l’anima dei siciliani in ogni singolo fotogramma, in ogni paesaggio, in ogni sguardo.

Una sensibilità dagli occhi di ghiaccio che non ha mai dimenticato la sua terra.

Foto nell’articolo: Luisa Visalli.

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