Il quattordicesimo giorno è appannaggio di Messi, Shaqiri e poco altro.

Nigeria-Argentina 2-3. Pronti, via e Messi spacca la rete. Non passa neanche un minuto e Musa rimette la gara in parità con un bel destro a giro sul secondo palo. Poco prima dell’intervallo, è ancora Messi a portare l’Argentina avanti disegnando l’ennesima traiettoria epica del suo Mondiale, stavolta su punizione. La sfida a distanza con Musa si chiude in parità, però, perché a inizio ripresa è ancora l’attaccante nigeriano a firmare il 2-2 con Romero che si butta dal lato opposto. Passano cinque minuti e Rojo, l’idolo delle masse, fissa il risultato sul 2-3 quasi per sbaglio.
Bosnia Erzegovina-Iran 3-1. Una Bosnia fin qui deludente decide di svegliarsi nell’ultima partita abbattendosi su un Iran incapace di ripetere la prestazione offerta contro l’Argentina. Il primo gol bosniaco lo mette a segno Dzeko con una conclusione da fuori area non proprio irresistibile. Per il secondo gol, occorre aspettare la ripresa: disimpegno orribile della difesa iraniana che regala il pallone agli avversari, la palla finisce sui piedi di Pjanic che non sbaglia. L’Iran accorcia le distanze con Ghoochannejhad grazie anche a una difesa bosniaca già in vacanza. Vrsajevic poi mette fine al Festival dell’inutilità azzeccando finalmente un tiro.
Honduras-Svizzera 0-3. Lo svizzero Shaqiri imperversa come uno tsunami sugli inermi honduregni. Dopo soli sei minuti tira fuori dal cilindro una traiettoria pazzesca per lo 0-1. Poco dopo, la banda del buco honduregna difende talmente male che la Fifa sta valutando se squalificarli a vita da ogni manifestazione: il simpatico Bernardez tenta una folle scivolata a centrocampo, non arriva sulla palla e lancia il contropiede svizzero, si rialza e inizia a rincorrere Shaqiri che segna un gol facile facile con tre honduregni che stanno a guardarlo impotenti. Lo 0-3 porta sempre la firma di Shaqiri che deposita in rete dopo una bella azione sulla sinistra di Drmić. Un’ottima Svizzera, ma l’avversario non faceva testo.
Ecuador-Francia 0-0. A dispetto dello 0-0 finale, ci provano entrambe le squadre, anche se male. Diverse azioni da ambo i lati concluse come peggio non si può, altre hanno trovato l’opposizione degli estremi difensori avversari un po’ a caso e un po’ per un buon senso della posizione ma stile rivedibilissimo (leggasi Dominguez). Nonostante gli sforzi, Pogba e soci non riescono a vincere la resistenza di un Ecuador in dieci uomini (espulso Antonio Valencia per aver tentato di fare il tapis roulant sulla gamba di Lucas Digne) in una partita relativamente semplice. Agli ottavi si ritroveranno contro la Nigeria in una sfida tutta africana.
Oggi vedremo il portoghese più pettinato del mondo (Cristiano Ronaldo, ndr) affrontare i suoi demoni nella sfida contro il Ghana, gli USA crollare sotto i colpi della Germania nella rivincita della Seconda Guerra Mondiale. Chiuderanno il programma Capello e suoi russi che cercheranno un miracoloso passaggio del turno contro l’Algeria e una probabile pioggia di gol del Belgio – ammesso che stavolta scendano in campo con l’intenzione di giocare seriamente, e Lukaku venga spedito in miniera – contro la Corea del Sud. Il nostro appuntamento è come sempre a domani. Se non volete aspettare, vi invito a seguire me su Twitter, e a seguire Atom Heart Magazine sul nostro account Twitter ufficiale e sulla nostra pagina Facebook.
Até amanhã!