fbpx

Paolo Nutini in concerto a Taormina, la recensione

Paolo Nutini, Teatro greco di Taormina (27 luglio 2022). L’ultima tappa estiva per il Last Night In The Bittersweet tour.

Paolo Nutini in concerto a Taormina
Foto di Antonio Triolo.

Il Teatro Greco di Taormina brilla di luce propria da sempre. Non appena si varca la soglia dei cancelli si viene travolti da una magia ineguagliabile. Le scale che portano alle gradinate vibrano sotto i piedi preannunciando l’eccitazione di una serata memorabile.

Taormina 27 Luglio 2022, ultima tappa estiva per il Last Night In The Bittersweet tour.

Il teatro è sold out, e si vede. L’adrenalina è percepibile a distanza, il teatro è pienissimo, il meraviglioso mare sullo sfondo tra le rovine brilla sotto la luce del cielo e incornicia questa magia attesa per sette anni.

Eccolo qui.

Entra guardando per terra, i cavi dei microfoni sui tappeti persiani, luci fioche, urla e applausi, alza lo sguardo.

Afterneath apre il concerto, le luci sono quelle di un televisore che non trasmette alcun canale, i suoni reminiscenze zeppelliane, e un dialogo estratto da “True Romance” (pellicola di Quentin Tarantino del 1993 con Patricia Arquette e Christian Slater) fa da contorno a questo risveglio post punk in una scena d’altri tempi. Lose it, Scream (Funk My Life Up) dall’album Caustic Love, un’halleluja che illumina gli animi dell’intero teatro.

Paolo Nutini è un cantautore che ha fatto della sua emotività la sua fortuna, un musicista costantemente in una centrifuga di emozioni che scrive per chi, come lui, ne è completamente assorbito.

Un cantante che, con la sua voce, come un’onda anomala, travolge chiunque lo ascolti. Tra un brano e un altro Taormina urla il suo amore per il cantate italo-scozzese e lui ricambia, con voce tenue, accennando sorrisi, sussurrando “Oh…I love you too”.

Ecco Acid Eyes un’amore spezzato, malinconico, cantato col pubblico “I never told you, I loved you and I looked into your acid eyes”.

Le luci si abbassano, un sorso dal bicchiere, luce spot su Nutini. L’intero teatro è in silenzio. 

Leggi anche  Il vintage di East Market per celebrare il Record Store Day

Stranded Words, una dimensione mistica dal dolcissimo mantra “I need you” tiene gli sguardi incollati a quella voce leggerissima fino all’ultima nota. Un “beatiful!” urlato a squarciagola alla fine della canzone spezza il silenzio come una temporale dopo un’estate afosa.

Last Night In The Bittersweet (ultimo album di Nutini, uscito il 2 Luglio) è protagonista indiscusso del concerto ed è una conferma ad ogni pezzo. La consapevolezza musicale raggiunta è autentica e fedele al suo autore, e si fa amare senza riserve. L’energia è tantissima sul palco e sui gradoni, scandita da momenti di intimità delicatissimi.

Una cover di Dream a Little Dream Of Me in acustico a tu per tu col pubblico, Abigail un sogno a cuore aperto raccontato da voce e chitarra ‘Cause I had a dream last night /That you were beside me/Two kids in the garden/And all this behind me/No, today may taste bitter/Maybe tomorrow is gold/Lord, I wanna get happy/Before I get old.

E poi, uno dei momenti più attesi. Candy, il brano che ha consacrato Nutini come uno dei più grandi cantautori contemporanei. Il teatro è interamente illuminato dalle torce dei telefoni, il canto è unanime e a squarciagola, l’arrangiamento è più maturo e raffinato. È perfetto.

Leggi anche  Heath Ledger, il ritorno di Lord Madness tra rap e black humor

Si ferma un momento, racconta che un paio di anni fa è stato in vacanza a Taormina e ha visitato il Teatro Greco dal quale è rimasto incantato. “I thought maybe one day…” ci confessa. “This is the day”, dice sorridendo.

È un viaggio intimo in cui condivide, canzone dopo canzone, le sue sensazioni più nascoste, gli amori, le paure, l’amore immenso per l’umanità, un viaggio che prosegue con quattro magnifici bis.

Dopo essere stati cullati sotto le stelle da Take Me Take Mine, una ragazza dalla platea si avvicina al centro del palco e gli regala una rosa bianca. Lui la raccoglie, si gira di spalle, si ferma, la posa sulla tastiera, torna verso il microfono, sussurra “Thank you so much”. Cambio di luci, due note di basso ed eccola lì. Iron Sky.

Struggente. Emozionante oltre ogni dire. Paolo Nutini dà tutto se stesso, non tiene dentro neanche un’emozione. 

E mentre Charlie Chaplin pronuncia il discorso da Il Grande Dittatore,  Nutini accompagnato da un coro di migliaia di persone urla: And we’ll rise over love/And over hate/Through this iron sky/That’s fast becoming our minds/Over fear/And into freedom. Una liberazione collettiva sotto il cielo della Sicilia.

Ed è con Writer, brano che chiude l’ultimo album Last Night In The Bittersweet, che il cantautore ci congeda. “So good luck, thank you and goodnight!”

Una standing ovation ricambia il saluto, con gratitudine e commozione.

Leggi anche  “El Barrio te mata”, fuori il nuovo singolo di Strikkiboy

E così, presentando i musicisti che lo hanno affiancato in quest’ultima tappa estiva italiana, indicando la maglia dell’unico siciliano tra loro, ci saluta con un’ultima perla“And now, we are ready to WINE”.

C’è voluto del tempo, ma grazie per essere tornato a casa.

SCALETTA – PAOLO NUTINI, TAORMINA (27/07/2022):

  • Afterneath
  • Lose it
  • Scream (Funk My Life Up)
  • Acid eyes
  • Stranded Words (Interlude)
  • Radio
  • Dream a little dream of me (acustica)
  • Abigail (acustica)
  • Coming up easy
  • Echoes
  • Cherry blossom
  • Petrified
  • Jenny new shoes
  • Pencil full of lead
  • Candy
  • Everywhere

Bis:

  • Take me take mine
  • Iron sky
  • Shine a light
  • Writer

Commenta

Torna in alto