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Murubutu – Ad Occhi Chiusi, il brano sulla narcolessia

Ad Occhi Chiusi: il brano di Murubutu sulla narcolessia. Il padre del “letteraturap” ha prestato la sua arte e le sue rime per la campagna di awareness e sensibilizzazione #CreateforSleep.

Murubutu

I testi di Murubutu, al secolo Alessio Mariani, sono un concentrato di letteratura, storia e filosofia. Unico nel suo genere, Murubutu nelle sue canzoni dimostra di saper scrivere storie di vita e riuscirle a narrare in modo semplice e con una sensibilità fuori dal comune.

Ad Occhi Chiusi – #CreateForSleep

Pochi mesi dopo il suo ultimo album, Storie d’amore con pioggia e altri racconti di rovesci e temporali, Murubutu ha scritto un brano per la campagna di awareness e sensibilizzazione #CreateForSleep.

La campagna nasce dall’impegno dell’Associazione Italiana Narcolettici e Ipersonni (AIN), con il patrocinio dell’Associazione Italiana Medicina del Sonno (AIMS) e il supporto di BIOPROJET Italia. Il fine è quello di far conoscere una malattia spesso sottovalutata, confusa con altre e spesso addirittura sconosciuta: la narcolessia.

Al brano di Murubutu ha partecipato anche Elisa Armante. Il titolo scelto è significativo: “Ad occhi chiusi“.

Il tema del brano

Fabio, il protagonista del brano, lotta contro l’impulso a rifugiarsi nel sonno, perché – come recita il ritornello cantato dall’ottima Elisa Armante – “quello che per gli altri è sollievo ed incanto per lui è come una prigionia“. Il racconto parte dall’inizio, da quando Fabio va ancora a scuola e viene additato come “un bimbo pigro, un individuo senza volontà“.

Non manca, poi, il lieto fine:Oggi Fabio non ha paura, no, Fabio non ha una cura. Ma ha una figlia, una famiglia, ora segue una terapia. Fabio dopo una vita ha lenito la forza buia. Qua ha domato e poi recluso la sua arpia: narcolessia”.

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Il protagonista non è reale, ma il frutto delle esperienze che Murubutu ha raccolto attraverso i canali social di AIN. L’associazione ha infatti chiesto ai pazienti di condividere il proprio rapporto con la narcolessia in una vera e propria community. Questo fa sì che “Ad Occhi Chiusi” risulti essere un brano in cui chi soffre di questo disturbo (o anche altri correlati al sonno) riesce ad immedesimarsi perfettamente.

Lo stile con cui è scritto è infatti immediato, semplice e senza filtri. Le strofe dipingono una realtà vivida, che racconta e dipinge esattamente le sensazioni che si vivono in alcuni particolari momenti di una vita passata a cercare di combattere un nemico che, invece, dovrebbe essere un alleato: il sonno.

La narcolessia è una patologia invalidante di cui si parla poco e, molto spesso, viene confusa con altre. Ad oggi, in Italia, sono circa seimila le persone che ne soffrono e solo duemila di esse hanno ricevuto una diagnosi che la certifica (fonte: AIN).

“Guarirai? Non so, ma non vincerà lei”.

Ad Occhi Chiusi Murubutu

Murubutu – Ad Occhi Chiusi: testo

Dove vai?
“Nel mondo di ogni fase REM”
Come stai?
“Ho sonno ma non so perché”

Fabio è a scuola ed ogni ora sembra una conquista
Sguardo stanco sopra il banco chiude gli occhi e via
Dorme ancora un’altra ora e si appanna la vista
Pare esausto, un poco affranto, “non è colpa mia”

Tutt’attorno il mondo mormora non valga niente
Un bimbo pigro, un individuo senza volontà
Chi lo guarda lo commisera fra scherzi e beffe
Quando Fabio chiude gli occhi è perché non lo sa

Dice sia posseduto da un male di forze cupe
Vedeva gli spettri e forme apparire di notte bui
Per altri una forma astrusa, una psiche in cerca di fuga
Psichiatri e dottori vari ne avevano idee confuse

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La madrе lo stringe al petto, poi piange sopra al suo lеtto
Prigioniero dentro un regno, spento e acceso, sembra una magia
Il mondo resta sommerso, lì immerso in un sonno immenso
Pare quasi maledetto da uno spettro e non sa cosa sia

Che farai se il mondo non sa che cos’è?
Capirai? “Non so, ma conto su di me”
Nel tempo che passa nel lasso di un lampo c’è un mondo che lo porta via
Quello che per gli altri è sollievo ed incanto per lui è come una prigionia

Ma il mondo che corre veloce al suo fianco senza orma si ricrederà
Sarà la sua forza a domarne l’impatto e lì Fabio si risveglierà
“Sono qua”

Ma Fabio si è fatto uomo, ora Fabio cerca un lavoro
Ma quel sonno lo divora, stare sveglio a volte è un’agonia
Il mondo non perde un’ora ma il mondo, sai, non perdona
A volte crolla, lotta in ombra e poi sprofonda sulla scrivania

Poi Fabio cerca un amore ma sa che se si emoziona
Può perdere forza e tono e cadere, cataplessia
Ogni giorno lotta col mostro, ogni giorno col mondo contro
Contro il sonno e le sue cariche, lui Davide contro Golia

Se si guarda attorno non c’è ritorno
La notte immensa, la notte e il giorno
La scienza incerta non dà conforto
E un giorno sentenza, il sonno ora ha un volto

L’avessero detto prima, l’avesse saputo prima
Sarebbe cambiato il centro del tempo dentro al destino
Immerso dentro allo stigma, minato nell’autostima
Lui avrebbe cambiato il senso di un pezzo della sua vita

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Oggi Fabio non ha paura, no, Fabio non ha una cura
Ma ha una figlia, una famiglia, ora segue una terapia
Fabio dopo una vita ha lenito la forza buia
Qua ha domato e poi recluso la sua arpia: narcolessia

Come stai se il mondo non sa come sei?
Guarirai? “Non so, ma non vincerà lei”
Nel tempo che passa nel lasso di un lampo c’è un mondo che lo porta via
Quello che per gli altri è sollievo ed incanto per lui è come una prigionia

Ma il mondo che corre veloce al suo fianco senza orma si ricrederà
Sarà la sua forza a domarne l’impatto e lì Fabio si risveglierà
“Sono qua”

Nel tempo che passa nel lasso di un lampo c’è un mondo che lo porta via
Quello che per gli altri è sollievo ed incanto per lui è come una prigionia

Ma il mondo che corre veloce al suo fianco senza orma si ricrederà
Sarà la sua forza a domarne l’impatto e lì Fabio si risveglierà
“Sono qua”

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