Eccoci alla seconda parte di questa full immersion nei gironi di Euro 2016. Oggi la nostra lente di ingrandimento si poserà sui gironi C e D.
Bando alle ciance (cit), ve li presento.
GIRONE C
Germania
Sono i campioni del mondo in carica, nonché la squadra più forte sulla carta tra le 32. I favori del pronostico, ovviamente, sono tutti per loro. Ma confermarli è sempre difficile. E a nessuno dispiacerebbe non vedere i crucchi alzare la Coppa il 10 Luglio, diciamocelo. Storicamente intifabili, negli anni hanno reso la loro selezione una sorta di resto del mondo: è difficile trovare un tedesco che sia realmente tedesco tra polacchi, ghanesi, algerini, albanesi, turchi e senzadio (cit). Persino Klose, il miglior marcatore della storia della nazionale tedesca, è polacco.
Da tenere d’occhio. Mezza squadra. No, scherzi a parte, segnalerei solo Podolski (polacco anche lui). Uno dei giocatori più sopravvalutati che la storia del calcio ricordi, ma che in nazionale ha sempre segnato caterve di gol. Nel corso della sua scoppiettante carriera ha toppato in ordine: al Bayern, all’Arsenal, all’Inter e persino al Galatasaray. Ma anche nelle stagioni peggiori (quindi tutte), con la maglia crucca addosso il gol non se l’è mai fatto mancare. Un caso più unico che raro.
Ucraina
Seconda o terza forza del girone, dipende da quanti ne prenderanno al debutto contro Schweinsteiger e compagni e da come e se sapranno reagire in fretta (adesso che ho detto così, giocatevi la vittoria per 3-0 degli orfani di Sheva su quel turco di Ozil).
Da tenere d’occhio. La vera e propria stella della squadra, probabilmente, è da ricercare in Yarmolenko. Poi Konoplianka, fresco vincitore dell’Europa League con il Siviglia e – per finire – punterei anche su Kovalenko e Sydorchuk.
Irlanda del Nord
Tecnicamente l’ultima forza del girone, ma anche se per la prima volta alla fase finale di un Europeo, l’Irlanda del Nord si presenta con una striscia di 11 risultati utili consecutivi che fa ben sperare.
Da tenere d’occhio. Stelle qui non ce ne sono nemmeno lontanamente. L’unico punto di forza, se così possiamo chiamarlo, è da ricercare tra difesa e centrocampo. McAuley, Evans e Davis hanno quel che serve a tenere a galla la squadra nei momenti peggiori. In porta c’è un 40enne, il buon vecchio Carroll. In attacco, invece, tutto puntato su Lafferty. Che è poi l’unico attaccante nordirlandese di cui si ha testimonianza tangibile.
Polonia
La nazionale di quelli che la Germania non è riuscita a naturalizzare si giocherà il secondo posto con l’Ucraina. E quindi capite che la sfida è per palati fini.
Da tenere d’occhio. Lewandowski su tutti, ma è ovvio. Poi Glik, su cui le voci di mercato si susseguono, e particolare attenzione per Milik e Zielinski. Una guardatina anche a Szczesny, con cui la vaccata è sempre dietro l’angolo e le risate sono facili.
GIRONE D
Spagna
Dopo l’epico Mondiale disputato due anni fa, in cui hanno preso gol a piovere da chiunque, sono pronti a rialzarsi. Si spera con meno tiqui taca possibile, in quanto ha rotto i coglioni ormai da secoli. Le Furie Rosse figurano comunque tra le squadre favorite e con gli uomini che hanno lasciato a casa si potrebbe metter su un’altra nazionale che potrebbe tranquillamente dire la sua tra le candidate alla vittoria finale.
Da tenere d’occhio. Sicuramente interessante il duello tra le righe in porta tra Casillas e chi in futuro ne raccoglierà l’eredità, ovvero De Gea. Ma salvo stronzate clamorose, Iker dovrebbe difendere la porta fino alla fine. Con Piqué e Ramos a difendere, poi, si sta tranquilli. Dal centrocampo in su sono tutti degni di nota. Citare Iniesta e Silva sarebbe semplice, quindi io punterei gli occhi su Nolito. Attesa anche per Morata, al primo vero appuntamento importante con la sua nazionale. E sarà interessante anche vedere se Aduriz riuscirà a mantenere i livelli toccati in stagione.
Turchia
La qualificazione non è stata delle migliori, la Turchia è infatti arrivata a Euro 2016 come migliore terza dei gironi (in quello stesso girone, comunque, l’Olanda non è riuscita a qualificarsi nemmeno per sbaglio). Il talento in rosa c’è, ma forse non la necessaria consapevolezza per essere additata come probabile sorpresa della competizione. E la difesa fa acqua da tutte le parti, con Topal che non è esattamente una garanzia.
Da tenere d’occhio. Arda Turan, anche se al Barcelona non ha brillato particolarmente quest’anno, e Calhanoglu,
Repubblica Ceca
Nazionale esperta, abituata alle grandi competizioni. L’obiettivo è quello di superare la prima fase e poi andare avanti ragionando partita per partita. Non è una rosa irresistibile, ma ha dei punti di forza da non sottovalutare.
Da tenere d’occhio. Cech che, anche se tra alti e bassi, riesce sempre a confermarsi come uno dei migliori portieri in circolazione. Rosicky è la mente della squadra. In attacco, Necid dovrebbe averla vinta facile su Lafata e Skoda.
Croazia
Altra nazionale esperta e ben organizzata, con ottime individualità praticamente in ogni zona del campo. Forse è in porta il vero punto debole. In difesa un cocktail tra vecchio e nuovo con capitan Srna saldamente sulla fascia sinistra e Jedvaj pronto a dimostrare che può dire la sua anche fuori da Fifa e Football Manager.
Da tenere d’occhio. Epic Brozo se è in giornata può essere l’arma in più. Se non lo è, lo vedremo deambulare senza meta per il campo manco fosse in The Walking Dead. Occhi puntati anche su Kovacic, che dovrebbe farci capire una volta per tutte cosa vorrebbe fare da grande (cit). Poi va bè, Modric e Perisic non ve li dico nemmeno.
Per oggi ci fermiamo qui. Con l’ultima parte e i due gironi mancanti ci risentiamo domani. Che Thiago Motta vegli su di voi fino ad allora.