La seconda giornata degli europei ci regala qualche momento da annoverare agli annali. In ordine di apparizione: lo Xhaka costoso batte lo Xhaka dei poveri, Bale fa il Cristiano Ronaldo e l’Inghilterra si scioglie come neve al sole.
Vediamo di capirci.
Albania – Svizzera 0-1
Sfida tra fratelli. Xhaka contro Xhaka (uguale a quanto avvenne ai Mondiali di due anni fa con i fratelli Boateng). Svizzera subito avanti al quinto minuto: sugli sviluppi di un corner, Schar svetta su tutti e deposita in rete di testa. Al 36esimo dei primo tempo, Cana si lascia andare a una rivisitazione del tutto personale de “Il Cigno Nero” dal punto di vista di una carpa appena pescata, evitando con le sua manine che il pallone arrivi nei piedi di Seferovic. Peccato che esista questa assurda regola per la quale nel calcio non si possano usare la mani. Era già ammonito e bissa. Rosso e ciao. Punizione calciata da Dzemaili che centra il palo con Berisha che grida aiuto.
Nel secondo tempo, si registra qualche gol divorato da ambo le parti. In particolare da Seferovic lanciato a rete da Embolo e poi l’albanese Gashi che spara su Sommer.
Galles – Slovacchia 2-1
La Slovacchia inizia forte con Hamsik che manda all’autoscontro due gallesi, entra in area, ne salta altri due che passavano di lì e a botta ormai sicura si vede salvare praticamente sulla linea il gol del secolo. Qualche minuto più tardi, Bale insacca una punizione facendo il Cristiano Ronaldo (partenza a gambe larghe, botta e ti saluto) e al decimo minuto porta avanti i gallesi.
Nella ripresa, il Galles parte bene e Bale sfiora il raddoppio, stavolta di testa. Poco dopo, uno dei tanti desideri di mercato dell’Inter – i soliti su cui si concentrano i nerazzurri: slovacchi, macedoni, rumeni, che poi sono delle pippe clamorose – , meglio noto come Duda, rimette le cose in parità. A nove minuti dalla fine, ci pensa Robson-Kanu a regalare la vittoria al Galles al debutto assoluto agli Europei, colpendo malissimo un pallone che gli arriva sui piedi da Ramsey. Gli slovacchi non si arrendono, ma riusciranno a portare a casa solo un palo colpito da Nemec.
Inghilterra – Russia 1-1
L’Inghilterra conferma in tutto e per tutto le mie teorie. In attacco stanno in un botte di ferro e il centrocampo aiuta. Ma la difesa è roba da mani ai capelli e con Hart non si può stare mai del tutto tranquilli.
Il primo tempo è quasi assolo offensivo degli inglesi, con Akinfeev che sembra aver capito una cosa fondamentale: se tenta di bloccare la palla, dato i mezzi tecnici che si ritrova, la papera è sicura. E allora respinge tutto. Tira pugni e manate al pallone come non ci fosso una domani. 1,2,3: manate (cit). Poi succede che, nel secondo tempo, assegnano una punizione all’Inghilterra. Dier si ricorda di avere una foto risalente al 2004 con un certo David Beckham. E allora tira. E tira bene. E non c’è scapo. 1-0 Inghilterra. Sembra finita così, anche perché la Russia non sembra esattamente in grado di impensierire nessuno. E invece no. Perché gli inglesi decidono che siccome sta finendo la partita si possono riposare. Così Schennikov avanza indisturbato e dalla trequarti butta in mezzo un pallone alla viva il parroco (cit), Berezutski salta indisturbato tra Rose e Alli, con Smalling e Hart che fanno da spettatori non paganti, e la Russia fa 1-1 al 92esimo. L’Inghilterra ha avuto in mano tre punti pesanti, in un girone in cui la Russia non dovrebbe avere speranza e le altre tre stanno più o meno sullo stesso gradino, e li ha buttati via a tempo scaduto. Una roba che nemmeno l’Inter di Gasperini. Aiutateli.
Beh, noi ci rileggiamo domani.
Mes amitiés.