Anche la seconda serata di Sanremo 2022 è volta via. Il che non è male, se ci pensi. Qui sotto trovate le pagelle, rigorosamente semiserie.

Sangiovanni 3. Dopo Malibù ha ancora tante colpe da espiare. In estate accendevo la radio con la mascherina sulle orecchie per evitare di entrare in contatto con quella roba. Non ho capito granché della canzone perché sembrava trascinare le parole come me alle interrogazioni di latino al liceo. Io almeno avevo la scusa di aver imparato le concordanze come Mughini ad accoppiare i calzini, lui non so.
Giovanni Truppi: 6,5. Si presenta in canotta, con l’aria punk che quel palco ha visto pochissime volte. Poi canta un pezzo che quasi ti scioglie e lo fa con stile assoluto.
Le Vibrazioni: 5. Anche Francesco Sarcina ha troppe colpe, che partono più o meno da Dedicato a te. Solo che lui ogni tanto tira fuori qualcosa di almeno ascoltabile. Potrebbe essere questo il caso. Solo che ieri sera l’hanno cantato abbondantemente a cazzo (una delle altre colpe di Sarcina è che live azzecca una nota ogni cinque più o meno). Da rivedere, insomma.
Emma Marrone: 2. Ensomma. Mettici pure che dirige l’orchestra la Michielin, che non è esattamente Wilhelm Furtwangler, e la frittata è servita.
Matteo Romano: 3. Si scrive Matteo Romano, si legge TikTok fa più danni della grandine. Il pezzo si chiama “Virale” ma tra due giorni se lo dimentica anche lui. Bella storia, ciccio.
Iva Zanicchi: 5. “Eh, ma la Zanicchi sa cantare”. “Sì, ma se poi pensi che il pezzo probabilmente è dedicato a Hitler e Mussolini ti passa“. Tratto da una storia vera (cit). Cercando di essere seri (ogni tanto mi capita), le doti canore non stiamo qui a discuterle perché sarebbe da deficienti. Solo che – e spero mi capirete – i suoi pezzi non sono mai riuscito ad ascoltarli e non ho intenzione di iniziare a farlo proprio adesso.
Donatella Rettore feat. Ditonellapiaga: 6,5. Cazzo, almeno si balla. Il ritornello ti entra in testa. Un’accoppiata strana, ma che sembra funzionare. Non da top 10, diciamocelo. Ma comunque si lascia ascoltare.
Elisa: 9. La sua voce patrimonio UNESCO e siamo tutti contenti.
Fabrizio Moro: 5. Il giudizio su Moro è sempre molto semplice. Prendi un voto che gli hai già dato e glielo rimetti. Un po’ come fa lui con i suoi pezzi. Li prende e li riutilizza all’infinito. Sempre gli stessi.
Tananai: 0. Oltre l’inascoltabile. Una delle robe peggiori che sia mai salita su quel palco. Praticamente è l’amico che dopo 7 Gin Tonic prende in mano il microfono al karaoke e fa il devasto prima di correre a sboccare l’anima nel retro del locale.
Irama: 3. Entra vestito da centrotavola. Ed era meglio facesse solo il soprammobile.
Aka 7even: 2. Dici ti becchi Tananai, Irama e Aka7even uno dopo l’altro. Dici che rivaluti due anni di pandemia pensando che comunque esista il peggio. Dici che comunque speri che trovino una cura alla svelta.
Highsnob feat. Hu: 6. Sembrano un po’ i Coma_Cose. Funzionano, ma non convincono tantissimo. Da rivedere anche loro, ma con buone aspettative.
Amadeus: 3. Le gag hanno stancato. Anche perché son sempre le stesse da tre anni a questa parte.