1 – Come nasce il singolo “Libererà”? Ha una tematica davvero delicata …
Libererà non è una scelta casuale. La canzone ha radici profonde in ciò che la Chop Chop Band sostiene dalle sue origini, sempre attenta alle tematiche sociali, sensibile e propositiva nei confronti delle esigenze, sofferenze e necessità della gente comune, in difesa dei diritti umani, cercando di dare il proprio contributo contro ogni forma di violenza. Tante sono le canzoni che, nel corso di questi 24 anni e all’interno dei nostri cinque dischi, hanno affrontato argomenti simili, trattandoli sempre con una visione positiva di speranza e di riscatto sociale. Libererà, in questo caso, affronta un argomento spesso trascurato se non volutamente ignorato da un sistema basato sulla ‘legge del più forte’, quello del potere della parola e del pensiero che sistematicamente spaventa i potenti della Terra tanto da tentare di annientare, con ogni mezzo e a qualsiasi costo chi si fa promotore e artefice delle idee di fratellanza e convivenza pacifica tra i popoli. Insomma, il potere del pensiero attivo e critico di pace contro ogni forma di violenza, contro le guerre, le mafie, e l’uso delle armi, espresso dalla dirompente ed efficace forza della parola, fa paura! Si uccide ancora per non far parlare, purtroppo l’omertà è tuttora uno scudo per le mafie e per le organizzazioni criminali. Le parole, come le idee, destabilizzano, si diffondono senza barriere, scavalcano i confini fisici e superano i limiti di lingua, contagiano e spaventano, ma soprattutto incoraggiano e stimolano a reagire, a ribellarsi, ad opporsi. Le parole, il dialogo, il confronto, come unica soluzione di convivenza pacifica sono l’unica ‘arma’ che ammettiamo. Libererà ci è sembrata la canzone ideale, più adatta per dare voce a chi quotidianamente si espone in prima persona in difesa del bene comune e la migliore candidata per partecipare a “Musica Contro le Mafie”, organizzato da LIBERA.
2 – Maleducatamente non vi ho presentato. Eppure siete un gruppo dal ’92. Vi va di dare un breve racconto di chi siete e dell’attuale formazione?
Certo, anzi grazie per la domanda, è l’occasione per farci conoscere più a fondo. La CCB nasce nel 1992 con l’idea di trasmettere, attraverso la musica che ci piace, i valori ai quali crediamo ancora, quelli della non violenza che si evince dalle nostre canzoni. Subito, oltre alle cover di Bob Marley e di altri artisti Jamaicani, abbiamo avvertito l’esigenza di proporre i nostri testi, le nostre canzoni, le nostre idee. Abbiamo avuto un atteggiamento attento e militante con le realtà che ci circondavano e con le quali siamo entrati in contatto; caratteristiche che sono ancora presenti nonostante si siano avvicendati diversi musicisti nel corso di questi anni. Abbiamo suonato ovunque spesso a sostegno di realtà autogestite…gli anni ’90 sono stati la fucina di tantissimi movimenti, centri sociali, di idee, confronti e crescita individuale e collettiva. E’ nata subito l’esigenza di registrare le nostre prime canzoni che abbiamo successivamente distribuito su cassetta ai nostri concerti e grazie alle quali siamo stati conosciuti e apprezzati. Poi con l’uscita del primo disco “Fiore Di Terra” (1997), siamo riusciti a raggiungere tutta l’Italia grazie ad una distribuzione capillare e ad un prezzo popolarissimo! Il CD con il settimanale “Avvenimenti” costava solo 6.500 Lire!! Da quel momento è stato un susseguirsi di concerti, contatti e partecipazioni a tantissimi Festival sia in Italia che con qualche tappa all’estero. Abbiamo realizzato il secondo disco “Sveglia!” del 1999(Sottosuono/Good Stuff) seguito da una lunga tourneè. Nel 2001 abbiamo pubblicato con AlmaMusic il singolo “L’Isola Che c’è”, mixato negli studi dei Sud Sound System che parteciparono successivamente in un brano all’interno del disco uscito nel 2004 “Ci Sei O NO!?” (V2/Sony). Nel frattempo ci sono stati centinaia di concerti in Festival, piazze, club e partecipazione a diverse compilation che ci hanno permesso di consolidare la nostra fama un po’ dappertutto. Poi qualcosa è cambiato, le priorità sono diventate altre, si diventa più grandi e le esigenze aumentano specie se non riesci a vivere di musica e hai una famiglia…e di conseguenza qualcosa ha iniziato a scricchiolare fino a rompere un equilibrio che ci teneva uniti e, senza litigare, abbiamo preso la decisione di interrompere nel 2006. La divisione è durata fino al 2010, quando la CCB, con un’altra formazione, ha pubblicato il disco “Sunshine” (Sanarecord/Venus), un disco un pò sperimentale dove all’interno ci sono featuring di diversi Dj come Tuppi, Mono, il missaggio di Simon Duffy(Planet Funk) e con il quale abbiamo, piano piano ripreso a girare e suonare. Nel frattempo, la musica e un pò di situazioni, sono cambiate ed è stata dura proporre un sound non rigorosamente Reggae come quello suonato in genere dai Giamaicani e molti musicisti anche italiani, cercando di personalizzare e contestualizzare le scelte musicali, i testi e le ritmiche. L’idea di una Reunion ha riacceso gli entusiasmi e, anche se non con tutti i componenti ormai impegnati in altri progetti, ci siamo ritrovati a riproporre il sound che ci ha caratterizzato riversandolo nei brani del nuovo disco “Rialimenta” 2016 (Fridge/Goodfellas) con il sostegno di PugliaSounds. Oggi la band è così composta: Pino Pepsee- Voce e chitarra ritmica, Claudio “Kougla” De Leo- Sinth Sample, Tastiere, Meniko DeGioia- Basso, Mario “G” Grassi- Batteria, Giuseppe”Usforz” Sforza- Chitarra, Cosimo”OZ” Orofino- Piano e Organi.
3 – Tornando al singolo … lo avete trasformato in un vero e proprio video. Mi dite qualcosa sul concept e sulla scelta dei contenuti visivi?
Si, la partecipazione al Premio “Musica Contro le Mafie” ci ha spinto a prendere in considerazione il brano in questione per i suoi contenuti espliciti contro le violenze perpetrate dalle guerre, dalle mafie e da ogni genere di sopraffazione. Abbiamo sentito la necessità di ‘metterci la faccia’ senza equivoci, ambiguità o metafore, volendo così arrivare direttamente alla pancia delle persone. I protagonisti, oltre ai componenti della Band, sono sia persone sia artisti come Caparezza, Siffa, Papaceccio, Dj come Ricky Erre Love, Enzo Delvy, Tuppi, amici che condividendo gli stessi valori hanno deciso di partecipare per dare, con la loro presenza, un peso maggiore al concept. Abbiamo cercato di rendere il videoclip più universale, multiculturale e soprattutto multigenerazionale possibile affinché questi valori potessero affermarsi con la massima incisività tra le generazioni più giovani alle quale bisogna lasciare in eredità un segnale non solo di speranza, ma anche uno sguardo di ottimismo verso il futuro, consapevoli della necessità che solo una corretta informazione consente una reale presa di coscienza e spezza ogni pregiudizio. Noi, vivendo al Sud, in Puglia, siamo geneticamente e storicamente predisposti all’accoglienza verso altre culture e alla condivisione dei nostri spazi e del nostro territorio, ma conosciamo perfettamente come il pensiero e il linguaggio mafioso e criminale agisce e si insinua nel tessuto sociale cercando di contrastare e impedire la convivenza civile e pacifica.
4 – Come mai arriva solo come terzo estratto e non lo avete scelto come primo singolo per presentare l’album?
La scelta del singolo, a volte, segue delle ragioni strane e a volte inspiegabili, legate a delle logiche non sempre razionali e dettate dalle esigenze del momento…Ad ogni modo, siamo partiti con il brano “Un Pò di Volume” che ha un forte impatto melodico e volutamente pop con l’intento di ripresentarci al nostro pubblico con un’immagine fresca e piuttosto orecchiabile, sia ben chiaro che la canzone non è affatto banale, anzi è un’esortazione a credere nelle proprie capacità e possibilità….Alza il Volume sta per: credici di più, spingi e sostieni quello in cui credi soprattutto nei momenti di sconforto e apatia. Il secondo singolo “Se Lei Domani” è stato scelto dalla nostra etichetta Fridge/Goodfellas per il suo contenuto leggero in quanto parla delle dinamiche che si generano nelle storie d’amore e che coinvolgono, anche inconsapevolmente, le persone. E’ un invito a non attenersi a strategie nelle quali spesso si eccede con il risultato di ottenere l’effetto opposto, ma di essere semplicemente se stessi lasciandosi andare ai sentimenti. Libererà, molto probabilmente, è il brano che rispecchia di più l’essenza, l’identità, il pensiero e il mood della Chop Chop Band. Per il rilancio invernale di “Rialimenta” la scelta è caduta immediatamente su questa canzone che ribadisce in modo chiaro e inequivocabile da che parte la CCB ha scelto e continua a scegliere di stare!!
5 – L’album arriva dopo un pò di anni di “silenzio”. Cos’era successo? E come mai il ritorno?
Il silenzio di questi ultimi anni non è passato assolutamente invano, anzi ci ha permesso di entrare in contatto con altre realtà musicali e artistiche che ci hanno arricchito e ci hanno fatto meglio comprendere che la musica, la CCB, sono la nostra vita. All’interno della band ci confrontiamo e ci supportiamo a vicenda, per non essere schiacciati da un sistema di mediocrità e disinformazione e da una musica che si sta appiattendo su clichè dettati dai format televisivi… a noi piace esporci, stare a contatto con la gente e continuare a dimostrare che c’è una vita fatta di rapporti personali veri e profondi oltre il riquadro del televisore.
6 – Perché il titolo “Rialimenta”? Soprattutto se legato alla copertina?
Rialimenta significa per noi della CCB, Rinascita!! Una rinascita legata fortemente al passato, ed esattamente al primo disco, all’interno del quale c’è una canzone che si intitola “Alimenta Resistenza”. Da qui siamo partiti e, ritrovata la forza, l’energia e la voglia di rimetterci in gioco, abbiamo deciso che “Rialimenta” sarebbe stato il titolo più aderente a questa ritrovata condizione. Noi ci siamo, più forti, determinati e convinti di prima….con una diversa e rinnovata consapevolezza…certo un pò più maturi, ma sempre capaci di far saltare, ballare, cantare ed emozionare il pubblico ai nostri live!! Venite ai nostri concerti e ne avrete la conferma!! La copertina rappresenta questo nuovo inizio, una rinascita generata, con l’esplosione della musica raffigurata nella copertina, dalle ceneri di quello che eravamo agli inizi di questa avventura!
7 – Vorrei concludere chiedendovi … che ruolo può avere un singolo come “Libererà” nell’educazione dei giovani ?
Pino Pepsee : In una società ormai devota al denaro, svuotata, volutamente, dei valori fondamentali che hanno sempre accompagnato le persone offrendo la capacità di essere critici, di porsi dei dubbi e di pensare con la propria testa, ho sentito il bisogno, di dare uno spunto di riflessione sulla violenza espressa in ogni sua forma e riaffermare il valore delle parole e della pace!! La paura del diverso, dello straniero, delle altre culture che ci infondono quotidianamente solo per avere il controllo su tutti noi, sta spingendo la gente sempre più a rintanarsi nelle proprie piccole (in)certezze che il sistema offre, le stesse che generano pregiudizi, violenza e disuguaglianza. Nei treni, nei bus, nei bar, per strada, si è persa, specie tra i giovani, la capacità di discutere, confrontarsi, aprirsi, esprimersi e quindi di crescere e migliorarsi …(oggi si preferisce discutere dietro la tastiera del computer o del telefono). La mia generazione ha avuto la fortuna di avere come riferimento i miti della giustizia sociale, del pacifismo, della nonviolenza!! Persone che hanno lottato fino a perdere la propria vita per i loro ideali, per il bene comune, per migliorare la società, il mondo, la vita delle generazioni future!! Mi piacerebbe riuscire a fare qualcosa in tal senso, non per ambizione personale o per essere ricordato, ma per aggiungere un tassello utile e dare uno scopo alle mie parole ed alla mia passione più grande: la musica!! Certo una maggiore esposizione mediatica renderebbe questo più semplice, ma l’importante è esserci con le idee chiare!! Io, la musica (e di conseguenza Libererà) la vivo come una missione, un’esigenza, un dovere, una libertà che vorrei condividere con più gente possibile, perchè mi ha salvato e fatto rinascere!! Mi piace trasmettere senza alcuna presunzione e senza nessun imbarazzo queste sensazioni ed emozioni come messaggio per le nuove generazioni, affinché possano impegnarsi, incuriosirsi, avere un motivo per sentirsi utili agli altri e a sè stessi attraverso la conoscenza e la scoperta, che possano appropriarsi del loro futuro anche attraverso i contenuti delle nostre canzoni!! In questo senso Libererà solleva delle domande alle quali dovranno necessariamente trovare delle risposte! La musica ha un potere enorme!!