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Si chiama Måns Zelmerlöw, ha 28 anni e con la sua Heroes ha conquistato il pubblico europeo, superando di netto la Russia (A million voices di Polina Gagarina) con 365 punti contro 302. L’Italia si piazza sul gradino più basso del podio con 202 punti; i tre tenorini de Il Volo e il loro Grande Amore sono riusciti a convincere molti Paesi (fra cui Israele, Albania, Grecia, Russia, Cipro, Malta e Spagna, che hanno assegnato il massimo dei punti al nostro Paese), ma l’ormai famigerato blocco scandinavo – formato dalle nazioni nord-europee che si votano fra di loro – ha avuto la meglio. Dopo soli quattro anni, quindi, nel 2016 la Svezia tornerà ad ospitare le finali dello show musicale più seguito al mondo.
Sono stati 200 milioni i telespettatori di quest’edizione, che verrà sicuramente ricordata come una delle più sobrie: poche paillettes e lustrini e pezzi decisamente meno pomposi rispetto agli standard ai quali la competizione ci ha abituati. A distinguersi dal punto di vista musicale sono stati soprattutto la Lettonia, con la splendida Love Injected di Aminata, e il Belgio, che si è fatto rappresentare dal giovane Löic Nottet con Rythm Inside, un brano pop sofisticato e una performance minimale ma d’impatto.
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Premio simpatia a Bojana Stamenov della Serbia, che con la scoppiettante performance di Beauty Never Lies ci ha regalato gli unici minuti di sano trash di questa edizione. Menzione d’onore, invece, per Nadav Guedj, il sedicenne israeliano che ci ha fatto ballare con Golden Boy, già un tormentone.
Ma a trionfare è stato il pezzo dance – che somiglia in modo impressionante a Lovers on the sun di David Guetta – dello svedese. A parte il già citato “blocco scandinavo”, non è difficile capire i motivi della vittoria di Zelmerlöw: viso perfettamente simmetrico e fisico da nuotatore, e una performance che rimane impressa dove il cantante interagisce con gli elementi proiettati sullo sfondo. A poco è servita la rievocazione del bel canto e l’italianità ostentata del trio nostrano, che però può vantarsi di aver ricevuto l’insolito endorsement di Nicola Sturgeon, la leader dello Scottish National Party.
E poi, suvvia, ve lo immaginate un Eurovision Song Contest in Italia? Fra presentatori dall’inglese imbarazzante e comitati #NoESC, forse facciamo meglio a tifare Svezia.
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