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Che Rio Ce La Mandi Buona – Day #5: Cristiano Ronaldo sembra Quaresma, Iran-Nigeria scoppiettante

Quinto giorno senza troppe sorprese, a parte Cristiano Ronaldo in versione Quaresma senza trivela. Paulo Bento si guadagna una nomination per un Nobel a caso. Noia a iosa (cit) per Iran-Nigeria che si candida di diritto a essere la partita più brutta mai giocata nella fase finale di un Mondiale.

Iran-Nigeria
Il momento più interessante di Iran-Nigeria, quando ancora potevano decidere di non scendere in campo.

Germania-Portogallo 4-0. Cristiano Ronaldo, Nani e altri 9 scendono in campo per affrontare quel turco di Ozil e i suoi compagni provenienti dal resto del mondo e confini uniti sotto la bandiera tedesca. Passano solo 12 minuti e Pereira si aggrappa a Kroos in area di rigore trascinandolo a terra. Dal dischetto si presenta Muller che non sbaglia. 20 minuti più tardi, un cross di Kroos (il gioco di parole più idiota del mondo, lo so, ma tant’è) su calcio d’angolo pesca la testa di Hummels che insacca. Al 37esimo minuto si manifesta il genio di Pepe in tutte le sue forme, con la partecipazione straordinaria di Muller: il portoghese da una leggera manata al tedesco, il quale cade come corpo morto cade (cit), e quindi Pepe gli si avvicina con tutto lo charme che ha in corpo, gli insulta tutte le generazioni fino alla settima avvicinando la sua testa a quella di Muller che, sentendosi sfiorato, vola come colpito dal Bang Beam di Vegeta. Rosso per Pepe che – come noto – ha il cervello solo per dividere le orecchie. Prima dell’intervallo, ci pensa ancora a Muller a metterla dentro su una scemenza di Bruno Alves e un tentativo non perfetto (diciamo così) da parte di Rui Patricio di porvi rimedio. Nel secondo tempo diventa una sessione di taglio e cucito, con la Germania che non affonda ma tiene semplicemente palla, fin quando al 78esimo Rui Patricio non decide che è ora di farli segnare nuovamente: non trattiene un rasoterra di Schurrle depositandolo sui piedi del solito Muller che non si fa pregare e mette a segno la sua tripletta personale. In tutto ciò, il portoghese più pettinato del mondo (al secolo Cristiano Ronaldo) è sembrato un Quaresma privato della sua trivela, con poco entusiasmo e qualche acuto più o meno inutile. Su quattro punizioni tirate, tre risultano inguardabili e una – seppur potente – troppo centrale. Prova totalmente incolore, probabilmente dovuta anche ai problemi fisici che l’hanno perseguitato fin qui. E, in quest’ottica, non si capisce la decisione di Bento di fargli giocare per intero una partita già oserei dire irrecuperabile alla fine del primo tempo, spremendo ulteriormente e inutilmente un giocatore che ha avuto poco da dare fin dal primo minuto. Prendete Bento e dategli un premio Nobel per la scienza o per quello che vi pare.

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Iran-Nigeria 0-0. La partita non delude le attese e risulta decisamente inguardabile. La Nigeria prova a metterla su ciò che gli riesce bene: la velocità. Anche l’Iran prova a metterla su ciò che sa fare meglio: nulla. Qualunque sia la premessa, arrivati davanti dalla porta, per le due squadre è ugualmente un dramma. 7 tiri per l’Iran, di cui solo 3 hanno centrato lo specchio della porta e uno solo è risultato realmente pericoloso (si fa per dire). 10, invece, i tiri della Nigeria di cui ben (!) 6 non sono stati sparati su Marte. Insomma, la fase offensiva non è uno dei punti forti di queste due nazionali, e nemmeno la precisione a dirla tutta. Per il bene del calcio, avrebbero dovuto perdere entrambe. Si è distinto però Ameobi che ha tenuto a dimostrare all’intero globo di avere due piedi fucilati non azzeccando né stop né tiri né niente di niente (credo abbai sbagliato anche l’entrata in campo). Insomma, è stata una partita scoppiettante. Nel senso che dopo soli due minuti erano già scoppiati gli zebedei degli spettatori. In sintesi. probabilmente la partita più brutta mai giocata nelle fasi finali di un Mondiale. Da oggi, comunque, la visione di essa verrà utilizzata come tortura nei regimi totalitari.

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Ghana-USA 1-2. Partita decisamente migliore della precedente già dal primo minuto, quando Dempsey fa quello che vuole palla al piede e conclude sbloccando la partita in men che non si dica. Il Ghana ci prova da un po’ tutte le posizioni, trovando buona resistenza da parte di Tim Howard, che sembra essersi ricordato dei bei tempi andati quando aveva le parvenze di un portiere di calcio (i “bei tempi andati” sono durati solo 5 minuti: il tempo di firmare il contratto con il Manchester United, da lì in poi è stata tragedia vera). All’82esimo, però, dopo una bella azione di squadra il Ghana riesce a pareggiare grazie al gol di Ayew che con un esterno sinistro da posizione ravvicinata spiazza l’estremo difensore americano. La parità dura solo quattro minuti, però, perché Brooks salta più in alto di tutti (cit) su un calcio d’angolo e riporta gli USA in vantaggio distruggendo i sogni di gloria della squadra africana.

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Oggi, il Belgio dovrebbe danzare comodamente sull’Algeria, il Brasile potrebbe archiviare il passaggio del turno – sempre se non decideranno di prenderle sonoramente dal Messico, è tutto possibile – e Russia e Corea del Sud proveranno a non far scoppiare una guerra nucleare mantenendo il conflitto solo sul terreno di gioco. Per questo e altro, vi do appuntamento come sempre a domani. Se non volete aspettare, vi invito a seguire me su Twitter, e a seguire Atom Heart Magazine sul nostro account Twitter ufficiale e sulla nostra pagina Facebook.

Até amanhã!

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