Il ventiquattresimo giorno assegna la medaglia di bronzo all’Olanda e, per la prima volta, toccano il campo tutti e 23 i giocatori convocati.

Brasile-Olanda 0-3
Il Brasile parte forte e dopo tre minuti ha già un rigore contro per un fallo di Thiago Silva su Robben. A dir la verità, sarebbe punizione, perché il fallo avviene fuori area, ed espulsione per il difensore brasiliano (dato che è l’ultimo uomo). Ma l’arbitro ha un concetto rivoluzionario del regolamento e quindi assegna il penalty all’Olanda e ammonisce solamente l’autore del fallo. Van Persie non sbaglia e i Verdeoro sono già sotto.
Al 17esimo minuto, David Luiz fa da sponda per Blind e gli Orange raddoppiano. Un difensore normale, solitamente, quando raccoglie un cross avversario cerca di buttare la palla in corner o, almeno, il più esternamente possibile. Un difensore che è costato 60 milioni di euro, invece, decide di appoggiarla dietro facendo segnare comodamente gli avversari. Ecco, fossi in David Luiz, dopo ‘sti Mondiali mi preoccuperei di rimborsare il PSG di tasca mia.
Il secondo tempo si gioca tanto per giocarlo. Il Brasile capisce che è inutile anche solo tentare di creare qualcosa, non avendo giocatori in grado di farlo. L’unico che, come al solito, tenta di dare una scossa è Oscar, ma finisce per essere inghiottito nell’inutilità generale della sua squadra e inizia a sbagliare anche lui le cose più semplici.
Nei minuti di recupero c’è gloria anche per Wijnaldum, che mette a segno lo 0-3. Secondo K.O. tecnico di fila per i Pentacampeones che rimarranno Pentacampeones ancora a lungo di ‘sto passo. Hanno preso 10 gol in due partite e sono riusciti a metterne a segno solo uno. Roba forte.
In ogni caso, questa per Fred è stata la migliore partita della carriera. È rimasto tutto il tempo in panchina a cazzeggiare con Neymar senza mettere piede in campo nemmeno nel riscaldamento. Sostituito degnamente da Jo, che come vice-paracarro se l’è cavata egregiamente: non ha fatto nulla per 90 minuti. Vamos.
Van Gaal non smette di stupire e consegna l’Olanda alla storia. Con l’ingresso del terzo portiere, Vorm, l’Olanda diventa l’unica nazionale ad essere riuscita a mettere in campo tutti e 23 i giocatori convocati. Facile a dirsi, un po’ più difficile a farsi, poiché entrano in gioco dinamiche di spogliatoio complicate da gestire specialmente in competizioni come queste.
Il Programma
Stasera andrà in scena l’ultimo atto di questi Mondiali brasiliani con la finale che vedrà in campo Messi, altri dieci argentini e il Resto Del Mondo riunito sotto la bandiera tedesca. In sintesi: Germania-Argentina.
I tedeschi potrebbero finalmente alzare ‘sta benedetta Coppa sfuggitagli nel 2002 perché Kahn decise di giocare la peggiore partita della carriera. Klose è già nella storia dei Mondiali, ma vorrebbe anche vincerli una volta tanto, che non fa mai male.
Messi, invece, con la storia dovrà farci i conti. Se alzerà la Coppa, chiuderà una volta per tutte il dibattito su chi sia meglio tra lui e Maradona. Qualora non dovesse farcela, prepariamoci ad altri quattro anni (minimo) di monotonia nelle interviste ai tifosi argentini.
L’appuntamento, come sempre, è per domani. Vi invito quindi a seguire me su Twitter, e a seguire Atom Heart Magazine sul nostro account Twitter ufficiale e sulla nostra pagina Facebook.
Até amanhã!