Un undicesimo giorno sorprendente: Fabio Capello più sfigato che mai, la Corea del Sud crolla sotto i colpi di un’Algeria formato Selecao espiando le colpe per aver dato i natali a PSY, Ronaldo salva (solo per adesso) il suo Portogallo.

Belgio-Russia 1-0. Il russo Akinfeev si ricorda di essere un portiere, ma al povero Capello non basta. Il Belgio si compiace per tutta la partita di quanto sia bello e forte escluso Lukaku (imbarazzante). Poi, all’88esimo minuto ricorda quella noiosa regola del gioco del calcio: se non segni, non vinci. E allora Origi, entrato per sostituire Lukaku (imbarazzante, ripeto) a inizio ripresa, assistito da Hazard batte Akinfeev e fa imprecare Capello. Il Belgio si qualifica agli ottavi, ma non brilla. Due partite in cui ha dimostrato di valere le più quotate nazionali a livello di singoli (Lukaku escluso, se non vi fosse arrivato il concetto), ma che una volta scesi tutti insieme allegramente in campo si perdono in giocate fini a se stesse, risultando alle volte boriosi e spesso inconcreti. Dall’altro lato c’è una Russia con la testa già ai mondiali casalinghi del 2018 e un Capello un po’ sfigato (prima Akinfeev che s’inventa la vaccata contro la Corea del Sud, poi un gol a fine partita contro i belgi) e un po’ stranamente incapace di trasmettere alla propria nazionale quella cattiveria agonistica che ti fa vincere anche le partite più dure (Kokorin che sbaglia un colpo di testa da due passi ne è un lampante esempio). Volevano arrivare ai quarti, ma sarà un miracolo qualificarsi per gli ottavi.
Corea del Sud-Algeria 2-4. Doveva essere una partita noiosa, poi entrambi i CT hanno deciso di far scendere le proprie squadre in campo senza difesa e si è rivelata una partita divertente con l’Algeria che sembrava il Brasile di Ronaldinho, Ronaldo e Rivaldo. Al 26esimo Slimani porta in vantaggio gli africani, che nei dodici minuti seguenti sono già sullo 0-3 grazie ai gol di Halliche e Djabou. A inizio secondo tempo, la Corea del Sud accorcia le distanze con Son Heung-Min. Ma è ancora l’Algeria formato Selecao che al 62esimo aumenta il suo vantaggio con un’azione finalizzata da Brahimi dopo uno stupendo uno-due con Feghouli. Poi la Corea cerca di salvare la faccia realizzando il 2-4 dopo un’azione in cui fanno a pallate nell’area di rigore algerina finendo per colpire Koo Ja-Cheol che, nel tentativo maldestro e goffo di scalciare la palla, la deposita in rete. Un gol di rara bruttezza. Qualcuno, poi, con calma, spieghi ai sudcoreani che prendere quattro gol dall’Algeria è il minimo quando hai la gravissima colpa di aver dato i natali a PSY.
USA-Portogallo 2-2. Dopo cinque minuti il Portogallo è già in vantaggio grazie a un gol di Nani che sfrutta una clamorosa svirgolata della difesa statunitense battendo Howard. Nel secondo tempo, Beto non fa rimpiangere Rui Patricio e incassa il gol di Jones da millemila metri, non muovendo un solo muscolo (bel tiro, comunque, e probabilmente il portoghese avrebbe potuto farci ben poco, ma almeno poteva – che ne so – muovere una mano!). All’81esimo il Portogallo dimentica di difendere (cose che capitano) e prende un gol di petto da Dempsey. A questo punto, Ronaldo salva la situazione (almeno per il momento) e con un’intera nazione piombata nello sconforto più totale, trenta secondi di tempo rimasti e uno stregone ghanese che balla la capoeira credendo di aver “maledetto” sul serio l’attuale Pallone d’Oro, il portoghese più pettinato del mondo pennella un cross sensazionale per Varela che fa 2-2 all’ultimo respiro. Il Portogallo è ancora in corsa. Sarà durissima qualificarsi per gli ottavi, però.
Oggi pioveranno partire da tutti i lati. Apriranno il programma, in contemporanea, Australia-Spagna e Olanda-Cile. Nella prima, le Furie-Rosse-Ormai-Ferie-Rosse cercheranno di mantenere il record di battibilità prendendone almeno due o tre dai Socceroos e – in quel caso – sarà vera gioia. Dopo di che, chiuderanno il programma sempre in contemporanea Camerun-Brasile e Croazia-Messico. Noi ci rileggiamo (cit) domani. Se non volete aspettare, vi invito a seguire me su Twitter, e a seguire Atom Heart Magazine sul nostro account Twitter ufficiale e sulla nostra pagina Facebook.
Até amanhã!