Tieniti tutto -ND Records-, il nuovo singolo degli Scile (gruppo pop-rock formatosi a Matera e composto da Davide Morina, Nicola Di Taranto, Piero Lo Senno, Salvatore Leone e Carlo Di Gilio) oltre a raccontare in musica e versi le evoluzioni psicologiche post fine rapporto con tutte le conseguenze telluriche di uno tsunami emotivo, è anche un videoclip tratto dal film omonimo “Tieniti Tutto”, scritto e diretto da Gianluca Della Monica disponibile dal prossimo inverno su Amazon Prime Video e coprodotto dalla stessa band con Golia srl, Amico Film srl, Francesco Stoia, Gianluca Della Monica, Giacomo Caporale e Debora Scalzo. Il brano inizia come un risucchio. Un vortice che ti butta dentro al centro della canzone. Ti prende magneticamente: calamita ritmica synth pop a cui non puoi dire di no.
Qual è l’idea dietro al singolo Tieniti tutto?
Volevamo scrivere un brano che poteva parlare di normali vicissitudini di vita ma allo stesso tempo ci piaceva raccontarlo nel modo in cui lo fanno le serie tv i film o le graphic novel. Abbiamo immaginato Tieniti Tutto dentro un mondo narrativo leggero e coinvolgente.
Il brano è l’estratto di un cortometraggio omonimo (con la regia di Gianluca Della Monica), ci potete raccontare come è nata questa situazione?
In realtà è il brano ad aver ispirato il regista Gianluca Della Monica all’idea di realizzare un cortometraggio. Subito dopo l’ascolto ce l’ha proposto e dopo aver ottenuto il nostro consenso alla coproduzione, insieme al nostro manager Francesco Stoia ha messo in piedi il cast e la produzione alla quale hanno collaborato e coprodotto, Golia Film, Amico Film, Debora Scalzo e Giacomo Caporale.
Le restrizioni legate alla pandemia, hanno limitato o stimolato la vostra creatività?
In maniera molto sincera non credo che ci abbia stimolato sotto l’aspetto creativo, piuttosto penso che per forza di cose ci abbia condizionati a fare musica nell’unico modo possibile, infatti Tieniti Tutto è un brano nato in piena pandemia e ascoltandolo penso si possa percepire la voglia di cambiamento.
Com’è stato lavorare con chi ha fatto la produzione (Antonio Marcucci, chitarrista e co-produttore dei Tiromancino)?
Con Antonio lavoriamo già da diversi anni la sua figura è stata importantissima sin da subito, con lui abbiamo trovato tutte le soluzioni migliori al nostro sound e su Tieniti Tutto il suo contributo è stato particolarmente determinante.
Avere dei tatuaggi è ancora una cosa rock’n roll?
Non sono mai stato di quest’idea riguardo i tatuaggi, voglio dire che ci sono molte grandi band del rock che non sono tatuate, piuttosto penso che il tatuaggio debba rappresentare un punto intimo e forse segreto in cui possiamo proteggere ciò che per noi è sacro. Non porterei mai un tatuaggio per vantarmi davanti agli altri, penso che sia un posto nel mondo tutto mio e quindi assolutamente incontaminato.
Cosa dobbiamo ancora aspettarci dagli Scile?
Tanta musica, sperando di salire il più presto possibile sui palchi ma anche nuove uscite discografiche oltre che un messaggio sempre legato al misterioso mondo dell’arte.