1 – Dalla presentazione di The Origin Ep si evince un prodotto di spessore. Con contenuti impegnati e molto interessanti. Un po’ azzardata la scelta di avere come primo singolo un concentrato di culi? Non trovi? Come mai avete puntato proprio su questo pezzo?
Ci hai proprio sgamati! Allora, il primo singolo doveva essere “Criminal”, di cui abbiamo già girato il video (con Giulio Petrone, 8throom CreativeStudio) e che sarà certamente più in linea al mio stile! Uscirà a giugno e siamo certi che non vi deluderà. “Shake Booty Shake” è sicuramente il singolo più particolare dell’ep. Rispetto alle altre tracce che seguono una linea di contenuti ma anche di suoni più specifica, questa traccia è sicuramente l’eccezione. La scelta deriva dal fatto che molti addetti ai lavori ai quali abbiamo sottoposto il master, hanno trovato proprio “Shake Booty Shake” la più adatta per un mercato internazionale e hanno insistito per fare delle remix version che sono in lavorazione proprio in questo momento e che usciranno entro l’estate. I nomi dei remixer sono importanti ma vi voglio lasciare sulle spine! Intanto godetevi questo… come l’hai chiamato? Ah, concentrato di culi!
2 – Quindi siete pronti anche per andare all’estero? Quali sono le vostre aspettative!?
Speriamo e crediamo di sì. Diciamo che portare la nostra musica oltre i confini nazionali è il nostro obiettivo. Ora stiamo valutando varie proposte di agenzie booking e non vediamo l’ora di iniziare! Potersi confrontare con dj/producer ed esibirsi davanti ad un pubblico internazionale che questo genere lo conosce molto bene, sarà una bella sfida! Non stiamo nella pelle, vogliamo far conoscere questo progetto anche in live perché ci saranno molte sorprese!
3 – Voi due come vi siete conosciuti? E qual’è il background da cui provenite?
Ho conosciuto Rvj King in Trumen, lavora da molti anni con loro. Rvj è un artista estremamente creativo e ricco di talento, con una voce potente e la voglia di sperimentarsi sempre. Ha fatto moltissime produzioni dall’hip-hop, alla dancehall, al raggamuffin ma anche dance e house. Io invece arrivo da tutt’altro genere, già a 13 anni suonavo in una band metal e per moltissimi anni ho militato in diverse formazioni, fino al 2012 quando ho cominciato a produrre miei pezzi. Ho dovuto passare molto tempo in studio a trovare le sonorità che davvero volevo raggiungere. Questo è la mia prima release ufficiale e vorrei raggiungesse chiunque!
4 – E’ sorprendente! Sei passato dal Metal a un genere che è totalmente differente! Come mai questo passaggio?
Trovo che stilisticamente e a livello di sound la dubstep e il metalcore abbiano molte affinità. Non ti nascondo il fatto che suonare per anni in una band formata da 4/5 persone non è sempre facile come tutti possono pensare. Ho passato momenti fantastici con tutte le band con cui ho suonato e momenti di totale sconforto dovuti a svariati motivi. Senza il mio trascorso non sarei quello che sono ora. Non cambierei nulla della mia carriera. Ho voluto creare questo progetto per fare la musica che avevo in testa, senza farmi troppi problemi ma soprattutto per mettermi alla prova, mi piace molto sperimentare su me stesso.
5 – Questo è il primo progetto che fate insieme quindi? Come è nata questa idea?
Si, questo è il primo progetto Spikeseven & Rvj King, ma spero di avere ancora la possibilità di lavorare insieme perché la sintonia che abbiamo instaurato, è stata per me di fondamentale aiuto nella fase di creazione dei brani. L’idea è nata in Trumen Records. Roberto Di Stefano, l’art director, quando ha ascoltato quello che producevo non ha esitato un attimo a presentarmi Rvj. Credo ci abbia visto benissimo, era esattamente il tipo di voce e stile che le mie basi necessitavano.
6 – Mi spieghi il TITOLO e magari anche la copertina?
“The Origin” vuole sottolineare l’importanza che ha per me questo primo progetto. Vorrei fra tanto tempo, comunque e ovunque vada, guardare a questo primo progetto proprio come all’origine della mia (spero lunga!) carriera. È il riassunto di diversi anni di sperimentazione e crescita, il risultato della mia esperienza e ricerca. Nell’artwork della grafica con la nostra immagine divisa abbiamo voluto rappresentare la fusione dei 2 generi dubstep/reggae. Lo sterno è aperto e lascia intravedere da una parte le componenti elettroniche che compongono Spikeseven, dall’altra le radici e gli elementi naturali legati alla terra che compongono Rvj King.
7 – Quali credi che siano i punti di forza di questo progetto? Credi che possa piacere al pubblico Italiano?
La giusta fusione fra due generi come la dubstep e il reggae, era sicuramente l’obiettivo più difficile da raggiungere. Credo che ci siamo riusciti. Inoltre abbiamo concentrato davvero tutte le energie che potevamo sulla resa dei suoni, il mixaggio e il mastering sono state le fasi più delicate, affrontate con estrema meticolosità e con l’orecchio teso alle migliori produzioni del mercato internazionale. Ci stiamo confrontando con un mercato più ampio e rivolgendo sì, al pubblico italiano ma soprattutto al pubblico europeo. Ovviamente ci tengo molto che gli italiani apprezzino il mio lavoro e la mia personale concezione della musica, anche se non mi aspetto che tutti possano comprenderla e apprezzarla.
8 – Come è avvenuto l’incontro con la Trumen Records?
L’incontro è stato davvero casuale. Non sapevo dove stavo accompagnando il mio amico chitarrista, mi sono trovato in uno studio a Torino dove ho conosciuto Roberto. Dopo aver saputo che producevo mi ha chiesto di fargli ascoltare qualcosa… è impazzito subito dopo! Mi ha da subito spinto a continuare quelle produzioni e migliorarle e da quel momento è partita la nostra collaborazione e rapporto artistico. Parallelamente a “The Origin” con Rvj King, nell’ultimo anno con Trumen ho fatto moltissime produzioni per artisti dell’etichetta (come Mr Rella, Detoxx, Luciouz, YDtheBest) che mi sono servite a migliorarmi su più stili. Inoltre ho trovato uno studio a supporto delle mie produzione che riesce a tirare fuori davvero la resa massima dei suoni e sono molti i progetti futuri a cui stiamo già lavorando.
9 – Ho una curiosità legata a prima! Ma tu tornerai a fare qualcosa di Metal?
Sicuramente! Fa parte del mio dna. Attualmente stiamo lavorando ad un Ep che speriamo poter pubblicare molto presto. E’ un lavoro a cui tengo molto, ed è diverso dai precedenti, vi terrò aggiornati sulla mia pagina facebook!
10 – Ti faccio concludere in maniera abbastanza creativa. Dove sarai fra dieci anni?
Spero di essere ancora vivo! Ahahahah!!! Continuerò a fare musica ma preferisco sempre vivere il presente. Vivo la vita giorno per giorno, ovviamente spero di potermi togliere qualche soddisfazione con questo progetto. Fra dieci anni? Solo la maschera sa dove saremo!