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Pdl pulito (?)

L’ultimo caso a tener banco in casa Popolo della Libertà è stato quello di Nicola Cosentino. Risolto. Fuori dalle liste. Vamos (cit).

Pare che lo stesso – appresa la notizia – in una trama che sembra scritta da Woody Allen, abbia fatto sparire ogni cosa fosse vagamente somigliante a una lista. Il Pdl ha poi smentito: le liste le aveva Nitto Palma. O forse no. O forse sì. Boh. Sipario.

In ogni caso, la rosa dei candidati del Pdl è talmente linda che ti verrebbe voglia di votarli solo a sentirne i nomi. Un po’ come ti verrebbe voglia di votare Bersani unicamente per il carisma contagioso e quella sua ars oratoria in grado di probare, delectare e movere le masse come solo Gigi Marzullo.

Elenchiamo: Verdini, Cesaro, Farina, Razzi, Scilipoti, Polverini, Formigoni, Angelucci, Cicchitto, Capezzone,  Minzolini e Gianni Sammarco.

Scelta dolorosa, quindi, quella di tener fuori Arsenio Lupin, Pietro Gambadilegno e la Banda Bassotti tutta. Ma andava fatto.

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