Fino a dove sei disposto ad arrivare per realizzare il tuo sogno? A volte determinazione e talento non bastano, soprattutto se hai a che fare con un maestro inflessibile che utilizza metodi decisamente poco deontologici per spronare i propri allievi.
È quello che succede ad Andrew Neiman (Miles Teller), protagonista del vero film-rivelazione di questa awards season. Andrew è una matricola del prestigioso conservatiorio Shaffer di New York e vuole diventare un batterista jazz di successo. Viene notato da Terence Fletcher (J. K. Simmons), che lo prende nella sua Studio Band mettendolo continuamente alla prova per fargli dimostrare se ha davvero la stoffa e il talento per entrare nella leggenda come il suo mito, Buddy Rich, considerato il più grande batterista di tutti i tempi.
Damien Chazelle, trentenne americano al suo secondo lungometraggio, sceneggia e dirige con maestria un’opera di grande intensità e spessore, che per i suoi contenuti potrebbe essere quasi catalogata come thriller psicologico. Protagonisti assoluti, Simmons e Teller (che ha imparato a suonare la batteria da autodidatta) portano sullo schermo due personaggi solidissimi con delle performance estremamente fisiche – la fredda violenza e il sarcasmo granitico del primo contro il sudore, il sangue e la testardaggine del secondo – in un dualismo che all’inizio potrebbe sembrare manicheo, ma che sviluppandosi abbandona ogni pretesa di moralismo.
Inquadrature brevi e frenetiche, primissimi piani, una soundtrack jazz sopraffina sono i tratti distintivi di questo film nato come cortometraggio indipendente e che in meno di un anno è riuscito a conquistare critica e pubblico fino ad essere scelto dalla giuria dell’Academy.
Candidato a cinque Premi Oscar – fra cui miglior film e migliore attore non protagonista – Whiplash è un film estremamente duro ma estremamente coinvolgente, che vi lascerà sull’orlo della poltrona a trattenere il respiro mentre il cuore segue il ritmo del rullante.
In Italia dal 12 Febbraio 2015.