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È morto Mark Salling, star di Glee

L’attore 35enne è stato trovato morto: secondo i media Usa si sarebbe impiccato. A dicembre aveva ammesso la propria colpevolezza in un processo che lo vedeva accusato di pedopornografia

È stato trovato morto Mark Salling, 35 anni, attore noto per essere stato fra gli interpreti di «Glee». Secondo i media USA, Salling si è suicidato impiccandosi. Mancano ancora le conferme ufficiali, però.

L’arresto e il processo

Dopo il successo di Glee, il nome di Salling era balzato alle cronache nei mesi passati perché si era dichiarato colpevole nel processo che lo vedeva accusato di possesso di materiale pedopornografico. L’arresto era scattato nel 2015, dopo una perquisizione nella sua casa avvenuta a dicembre dello stesso anno. Salling riconobbe la propria colpevolezza evitando una condanna di 20 anni di carcere. Era in attesa della sentenza che sarebbe arrivata a inizio marzo: l’attore rischiava una condanna fra i quattro e i sette anni di carcere.

Il suicidio

Secondo quanto riportato da Tmz, Mark Salling si sarebbe impiccato: il corpo senza vita trovato appeso a un albero, in un campo da baseball, non molto distante dalla sua casa a Los Angeles. È stata la famiglia a dare l’allarme, a quanto pare Mark aveva fatto perdere le sue tracce: secondo le forze dell’ordine quando è stato trovato era già morto da diverso tempo.

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La “maledizione” di Glee

Continua così quella che è stata denominata “La maledizione di Glee”. Mark Salling aveva vestito i panni di Noah Puckerman in tutte e sei le stagioni di «Glee» dal 2009 al 2015. La sua morte va ad aggiungersi a quelle di Cory Monteith, che nel 2013 era stato trovato senza senza vita in una stanza d’albergo dopo un’overdose di alcol e droga, e a quella – nel 2014 – di Matt Bendick, fidanzato della star della serie Becca Tobin.

 

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