Luca Caiazzo, in arte Lucariello, è un musicista da anni impegnato ad affermare una cultura di denuncia e azione in un’Italia corrotta e decadente. Dopo l’esperienza con l’etichetta Sugar per l’album I nuovi mille, il rapper di Cappotto di legno (brano ispirato alla vicenda dell’autore di Gomorra, Roberto Saviano) ritorna indipendente e politicamente scorretto con CMNF8, l’ultimo album uscito per la sua nuova label Vezuvio Records, esplorando con sempre maggiore profondità le proprie origini musicali attraverso un album assolutamente Rap.
Partiamo dal nuovo album: CMNF8 (che me ne fott). Il titolo a cosa si riferisce esattamente?
È un fottersene salvifico che ti porta a guardare oltre l’ostacolo oltre il giudizio. Quante volte la razionalità vuole farti fare scelte che ti rendono infelice? La mia gente ha deciso di vivere alle pendici di un vulcano in un posto meraviglioso. Basta imparare a fottersene!
Democratica Violenza è un riferimento ad Uva, Aldrovandi, Cucchi e tanti altri come loro. Come può uno Stato come l’Italia permettere che vengano compiuti atti come questi e che rimangano addirittura impuniti?
Questo è uno stato che protegge solo se stesso va rifondato a cominciare dai politicanti.
Assange, invece, parla dell’ormai noto giornalista e attivista australiano. Quanto credi che WikiLeaks, rendendo pubblici documenti diplomatici di quella portata, abbia condizionato la politica mondiale?
Basta vedere la politica economica dell’Ecuador per capire l’influenza del lavoro di Assange. Non ci sono più guerre fredde, il ruolo dei servizi segreti ha ridimensionato radicalmente internet e personaggi come Assange stanno aiutando il mondo ad avere maggiore trasparenza.
Magari non possiamo paragonarti ad Assange, ma nei tuoi testi cerchi di portare all’orecchio degli ascoltari temi importanti, troppo spesso ignorati. In questo senso, ti senti una sorta di giornalista?
La frase di Chuck D “il rap è la CNN del ghetto” mi ha sempre affascinato. Sì un po’ i rappes sono giornalisti, specie oggi che i giornali sono tutti manipolati dai soliti potenti.
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Nei tuoi album, hai sempre fatto della denuncia sociale, in CMNF8 – pur rimanendo quell’impronta – l’impressione è che sia invece venuto fuori un lavoro molto più autobiografico rispetto ai precedenti. E’ stata una tua scelta?
Assolutamente si, anche il titolo ha questo riferimento, è il disco di disimpegno di un “rapper impegnato”. In fondo parlo di me cercando un’epica del quotidiano.
Anche in CMNF8 predomina il dialetto napoletano, ma è da poco uscita una versione tradotta e cantata completamente in italiano. Quanto cambia la musicalità di un testo pensato e scritto in napoletano una volta che viene riscritto in italiano? Un pezzo che nella prima versione si presenta duro e incisvo riesce a restare tale anche nella seconda?
Non è stato facile tradurre e mantenere metrica e tensione vocale, l’italiano è la lingua con cui parlo a un giornalista, il napoletano è quella con cui parlo a mia madre e ai miei amici. Sono contento del lavoro fatto, credo di aver sintetizzato un nuovo modo di scrivere rap dove uso l’italiano ma usando l’aggressività del napoletano, mantenendo però il suono e gli accenti. È una situazione complicata come sentire Snoop che rappa in un inglese stile Oxford…
Salto nel passato. Durante la tua carriera, sei stato anche la voce degli Almamegretta. Che ricordi hai di quell’esperienza e cosa ti porti ancora dietro da allora?
Sono per me una famiglia, insieme abbiamo fatto centinaia di concerti, 5 album e il grande Stefano D.RaD, Dub master e artista multimediale che ci lasciò nel 2004 per un brutto incidente, mi ha insegnato a vivere la musica come una professione.
Non possiamo non citare anche la collaborazione con Roberto Saviano in Cappoto di Legno, il brano che descrive l’omicidio dello stesso scrittore per mano di un camorrista. Cosa unisce te e Roberto e come è nata la vostra collaborazione?
È nata da una mail che mi scrisse dove mi raccontava la sua situazione e mi diceva che la mia musica lo incoraggiava in questi momenti. Così decisi di dedicargli un pezzo che lui mi aiutò anche a scrivere.
Una visione molto miope della relatà porta spesso a credere che la mafia (oppure camorra o ‘ndrangheta, a seconda del territorio) sia presente solo in alcune zone d’Italia (tra le quali Napoli, appunto) quando invece si tratta di una cancro che attanaglia l’intero Paese. La musica può essere un modo per combatterlo e, magari, tenere i più giovani lontani da quel mondo?
Non lo so, però so che la musica a me ha cambiato la vita, quindi suppongo che possa accadere a qualcun’altro.
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Nel 2011, è uscito I Nuovi Mille. Un progetto sociale interessante: che risultati ha ottenuto?
Abbiamo raccolto 8000 euro con le vendite e stiamo facendo dei corsi di formazione sulla radiofonia, in una Radio web che si chiama Radiosiani, che ha gli studi in una casa confiscata ad un boss della camorra.
Nel frattempo, In Italia, dal punto di vista politico credi sia cambiato qualcosa?
Sta cambiando qualcosa nelle persone. Io ho votato 5 Stelle e credo che il futuro sia la democrazia diretta, ma sarà quasi impossibile cancellare i partiti. C’è bisogno di grande partecipazione.
E la musica rap, da quando hai iniziato, come si è evoluta?
È diventata sicuramente più diretta, più popolare, e mi piace anche il fatto che ci sia maggiore apertura verso altri generi, in fondo è quello che ho sempre cercato. Non mi piacciono i discorsi puristi, la musica è bastarda per natura.
Dopo CMNF8, cosa ci riserverà Lucariello?
A settembre mi nasce il secondo figlio, vorrei fare un bel po’ di concerti e realizzare il mixtape Clan Vesuvio 2.0 con tanti amici.
Bene, siamo giunti al termine. Nel salutarti e nel ringraziarti per il tempo concessomi, ti lascio tutto lo spazio di cui hai bisogno per linkare ai nostri lettori i tuoi contatti sul web (sito, social network, e via dicendo), in modo da poter rimanere aggiornati sulla tua musica e i tuoi progetti futuri.
Ti ringrazio, basta andare sul mio sito ufficiale www.lucariello.net e lì ci sono tutti i contatti! Un abbraccio!
Questo, il link all’ultimo video, Proibito Ambito: http://www.youtube.com/watch?v=WttGrKl9tDw