Il ventiduesimo giorno fa fuori i crucchi. È gioia. In finale ci va la Francia. È un po’ meno gioia, ma purtroppo non potevano perdere entrambe. Il calcio non lo prevede. Ci penserà Quaresma.
Andiamo a noi.
Germania – Francia 0-2
Primo tempo inizialmente a senso unico. Si gioca esclusivamente nella metà campo francese, anche se tedeschi non riescono quasi mai a concludere decentemente. Uno dei pochi spunti francesi lo regala Giroud, che vince un contrasto volante contro il fratello crucco di Boateng e si lancia in contropiede a campo aperto. Ora, capite bene che è pur sempre Giruod, un uomo che fa due metri ogni trenta minuti. Di conseguenza, lo recupera persino Lloris scattando dalla propria porta. L’azione sfuma, ma qualche minuto dopo ci pensa Codice Fiscale Schweinsteiger a restituire alla Francia l’opportunità sfumata. S’inventa un fallo di mano da completo idiota in mezzo all’area e Rizzoli non può far altro che guardare Neuer, fargli il gesto del cucchiaio e dare rigore ai francesi. Lo calcia Griezmann, che non è Pellè, e quindi segna. La Francia è avanti al 47esimo.
Nella ripresa, è ancora la Germania a confezionare la minchiata. Al 72esimo è il reparto difensivo a rendersi protagonista perdendo palla in area di rigore come nemmeno all’oratorio: Kimmich stoppa talmente male che la palla si rifiuta di essere controllata da lui. La recupera Pogba, finte e controfinte su Mustafi che vomita l’anima, la mette in mezzo, Neuer respinge sui piedi di Griezmann che ancora una volta lo trafigge. Nel finale ci sarà tempo anche per un clamorosa parata di Lloris su un colpo di testa ravvicinato di Kimmich. Ma finisce così, 2-0 per la Francia che vola in finale.
A fine partita, Low la prende bene: “Nel 2012 l’Italia era più forte di noi, oggi non ha vinto la migliore. Siamo stati più forti dei francesi in tutto, tranne che nei gol e nel risultato. Ci abbiamo messo grande impegno, un ottimo linguaggio del corpo”. Come no. Il linguaggio del corpo, soprattutto. Specialmente Schweinsteiger che schiaffeggia il pallone in area di rigore e Kimmich che regala palla a Pogba a due centimetri dalla porta. Linguaggio del corpo da fenomeni navigati. Come quello dello stesso Low in panchina, del resto.
Finale Portogallo – Francia, dunque. Noiosa come poche. Ma sarà Er Trivela Quaresma ad alzare la coppa, in barba al Musagete Payet.
Noi ci rileggiamo lunedì.
Au revoir.
Devi accedere per postare un commento.