Con l’arrivo dell’estate e la stagione dei playground in pieno fermento, DJ Fede & Giso pubblicano “NO BLOOD NO FOUL E.P. Parte 3”, disponibile su tutte le piattaforme digitali e distribuito da Believe.
Si tratta del capitolo finale di una trilogia che ha raccontato in modo diretto e autentico il legame tra hip hop e cultura street, con un’attenzione particolare al mondo del basket.
Quattro tracce che si muovono tra suoni newyorkesi, testi incisivi e riferimenti precisi a dinamiche urbane e sociali, in cui lo sport diventa sia cornice che metafora. L’EP si apre con “Derby a Belgrado”, che vede la partecipazione di Maury B, e prosegue con “Flavio Tranquillo”, “Retina di Ferro” (con Zampa e DJ Kamo) e “The Last Dance”, brano conclusivo che chiude il cerchio con una riflessione più introspettiva, senza perdere forza narrativa.
In questa intervista, DJ Fede & Giso ci raccontano la genesi del progetto, l’evoluzione del loro percorso musicale e il modo in cui il basket continua a ispirare il loro immaginario artistico.
Da Madison Square a Belgrado, la colonna sonora di tutti i playground urbani suona hip hop. Quanto ha influito il basket sul vostro background e quali sono i punti di contatto tra la passione per questo sport e i vostri progetti musicali?
GISO: La mia passione per il basket esiste da sempre, gioco ancora quando possibile, in estate faccio tutti i tornei 3×3 che riesco a fare. È parte di me e sempre lo sarà. Anche Fede è appassionato di questo mondo, e nel 2023 quando abbiamo deciso di fare un EP assieme abbiamo cercato di renderlo più interessante dandogli un concept che rispecchiasse entrambi. Da un EP è diventata una trilogia e siamo molto contenti del risultato. I punti di contatto sono milioni, sia il rap che il basket fanno parte della mia vita da cosi’ tanto tempo che non riesco piu’ a scindere le due cose. Il basket forse è più meritocratico, se spacchi in campo sei rilevante, nel rap Italiano puoi esserlo anche essendo in campo una “pussy” ma lavorando bene sul resto.
FEDE: La passione per la pallacanestro arriva dall’adolescenza, l’ho sempre seguita e in qualche modo è sempre stata legata alla musica rap, soprattutto quella americana; le due cose sono sempre andate di pari passo. Speriamo che questo tipo di progetto possa appassionare chi ama queste due discipline e magari ispirare e fare nuovi proseliti.
Terzo capitolo della saga che, questa volta, oltre a DJ Kamo – presente fin dal primo volume – ospita le collaborazioni di Maury B e Zampa. Dopo le partecipazioni di Dafa, Giovane Feddini, Duellz, DJ Lil Cut e DJ Bront, eravate alla ricerca di attitudini che potessero dare continuità al progetto?
GISO: Chiaramente gli ospiti sono persone per cui nutriamo una grande stima artistica e che hanno portato un “plus” al progetto. E soprattutto gente che abbia piacere e si diverta nel prendere parte a un lavoro come il nostro, che non sarà enorme a livello di streaming ma è solido e credibile e chiaramente che siano coerenti musicalmente per un’opera realmente street come questa.
DJ FEDE: Le scelte sono legate alle amicizie a alla stima artistica, oltre al fatto che molti di loro sono a loro volta appassionati di basket.
Come lascia intuire il titolo del progetto, la mentalità agonistica è sicuramente un elemento comune tra la figura del cestista e quella dell’artista. L’allenamento delle skills – che siano con la palla a spicchi, con la penna o attraverso la ricerca del sound – è fondamentale per il risultato: in campo per l’atleta, così come nelle tracce per l’artista. Qual è il vostro training musicale e da cosa è composto?
GISO: Dopo 30 anni nel “gioco” se non ci fosse un po’ di sano agonismo avrei sicuramente smesso. Come in campo si prova sempre a “fare il culo” ai ragazzi più giovani, a livello tecnico e di attitudine è molto più facile nel rap che nel playground…Il nostro training sono tutti gli album, mixtape, live, featuring fatti in questi anni e la curiosità di scoprire sempre roba nuova, anche se per il nostro gusto “classico” anche in America non esce tantissima roba che mi gasa, ma alla fine qualcosa c’è sempre. Bisogna sempre trovare una nuova sfida ed essere coscienti che non giochiamo nelle grandi arene ma nei campi rovinati delle periferie, sapendo bene che in certi campi più prestigiosi potremmo comunque giocarci benissimo.
DJ FEDE: Anche io ho circa 30 anni di produzioni alle spalle e sono nella musica da più di 35. La voglia di scoprire nuovi e vecchi sample da utilizzare, insieme alle varie evoluzioni che ci sono state nell’hip hop e nel mercato musicale, sono da sempre uno stimolo per trovare una mia strada e un mio suono.

Com’è nato il sodalizio artistico tra di voi?
GISO: Ci conosciamo da 20 anni o forse più, ho partecipato a varie sue compilation in passato e suonato spesso alle sue serate, dal mio mixtape “Guerra Santa” dove Fede ha prodotto due brani il nostro rapporto si è intensificato. In breve ci si conosce e rispetta da una vita!
DJ FEDE: Ha detto tutto Giso, aggiungo solo che ci gasiamo molto per ciò che facciamo, indipendentemente dai risultati. Tutto viene fatto spinti dalla passione reciproca. Per tanti anni ho lavorato cambiando continuamente gli MC; forse Esa e Tormento sono quelli con cui ho collaborato di più in passato. Negli ultimi anni, Giso e Dafa sono i miei riferimenti per qualunque nuovo progetto io metta in cantiere.
Possiamo considerare “No Blood No Foul #3” come il capitolo conclusivo di una trilogia, oppure ci aspettano nuove sorprese in futuro?
GISO: Si, il terzo volume chiude la trilogia, anche se stiamo cercando un modo figo per valorizzarla e mi sa che lo abbiamo trovato. Per quanto riguarda la nostra collaborazione sicuramente non finisce qui ma ora è prematuro parlarne. L’idea è provare ad alzare ancora l’asticella e per farlo servirà un po’ di tempo.
DJ FEDE: Ci sono nuove cose che bollono in pentola: qualcosa legato a questo progetto e qualcosa di completamente nuovo!