Cesare Cremonini live a Messina: un racconto di musica, emozioni e ricordi indimenticabili di un grande artista dal vivo.

Indice
Cesare Cremonini Live a Messina
La prima volta che ho visto Cesare Cremonini dal vivo è stato dodici anni fa.
Taormina, estate 2013. “Una notte al piano”, uno di quei concerti che ricorderò per sempre. Una notte d’estate, il Teatro Greco di Taormina e Cesare Cremonini solo voce e pianoforte.
Chiunque fosse presente era perfettamente consapevole dell’unicità di quel momento, una di quelle notti che ti restano attaccate alla pelle, la fragilità emotiva di Cremonini messa a nudo e affidata ai cuori delle migliaia di persone sedute davanti a lui. La condivisione a cuore aperto di quel suo particolare momento di vita, trasformata in un abbraccio collettivo fatto musica. Una magia.
Racconto del concerto del 28 giugno 2025
Dodici anni dopo, risorto e splendente come una divinità, lo rivedo in un contesto totalmente differente. Arrivo allo stadio Franco Scoglio di Messina con quarantamila persone in attesa di un grande spettacolo (sebbene qualche spoiler sia trapelato dai social), credo che nessuno fosse realmente pronto a vedere ciò che sarebbe accaduto.
Davanti a noi tre mega schermi e un palcoscenico da decine di metri, siamo ben lontani dai tempi di Taormina. Il talento e la bravura di Cremonini sono indiscutibili, ma, personalmente, ciò che più mi lega a questo grande artista fin dai tempi della mia infanzia, è il suo lato umano e la capacità di rendere poesia situazioni comuni della vita quotidiana di ognuno di noi.
Cesare arriva sul palco inondato da boati e applausi, in una giacca di pelle coraggiosissima nei 32 gradi di Messina. Sorride, dice che è passato molto tempo dall’ultima volta, venticinque anni dal primo live, sorride ancora, dice che il tempo e il dolore portano a trasformazioni meravigliose.
Eccolo qui, il lato umano, nascosto dal glitter. E si comincia.
Apertura e produzione del live di Cremonini a Messina
Ad apertura il brano che da il nome all’ultimo album dell’artista, Alaska Baby, fuochi d’artificio illuminano lo stadio, sugli schermi immagini splendide di questo territorio che ha fatto innamorare Cremonini, un’illuminazione eccezionale e una regia ineccepibile rendono questo inizio memorabili. È chiaro fin da subito che siamo davanti ad uno spettacolo di altissima qualità, una produzione eccezionale.
Da anni, infatti, Cremonini lavora a questo progetto affidandosi a professionisti di altissimo livello, per dare vita alla parte visiva di questo grande spettacolo si è affidato a tecnici del calibro di Marc Carolan (ingegnere del suono dei Muse), allo studio creativo NorthHouse (che ha collaborato ad eventi come Superbowl 2015, concerti dei Coldplay, Beyonce, Bruno Mars).
Tra un effetto visivo e un cambio di giacca, la scaletta prende forma, dai brani più amati (Dicono di me, La nuova stella di Broadway, Buon Viaggio (Feel the love) alle ultimissime uscite. Ballerini e acrobati arricchiscono lo spettacolo già di per se importante, con un tocco di freschezza che bene si sposa con la brezza di questa piacevolissima notte di fine giugno.
Quarantamila persone cantano Vorrei
Cesare Cremonini è una macchina, quasi non prende fiato tra un brano e l’altro, non c’è spazio per concedersi all’emotività. Ogni brano è eseguito magistralmente e con tempi ben scanditi. Tra una performance e l’altra riesce però a ritagliarsi un momento al pianoforte, la vera estensione della sua voce. Vorrei all’unisono cantata da quarantamila persone, un viaggio indietro nel tempo per chiunque.
Ricorda con tenerezza l’esordio dei Lunapop venticinque anni fa proprio in Sicilia, a Capo d’Orlando, data storica per il gruppo bolognese. Con lui sul palco, proprio come venticinque anni fa, Nicola “Ballo” Balestri bassista e amico di una vita di Cremonini.
E si ricomincia, la scaletta continua, altri cambi di giacche, un po’ con un po’ senza e via: uno dopo l’altro scorrono i brani degli ultimi anni dell’artista.
Il lavoro dietro questo spettacolo è immenso, centinaia di operatori che hanno creato un vero e proprio capolavoro che non ha nulla da invidiare ai grandi nomi della scena musicale mondiale.
Cremonini si prende il tempo per ringraziare uno ad uno gli artisti con lui sul palco questa sera, un gesto non scontato che fa intendere quanta unione ci sia dietro tutto questo, e quanto questo ambiente diventi una vera e propria famiglia lontano da casa.
La fine del concerto
Ci si avvia alla fine del concerto, sul prato si balla, si rimane estasiati dall’illuminotecnica perfetta, dalla straordinaria regia, dall’audio magistrale.
E poi, improvvisamente, una bomba. Prime note, un pianoforte, un tema riconoscibile da ogni generazione degli ultimi venticinque anni: 50 special.
Lo stadio si infiamma, sembra quasi che tutti saltino in modo sincronizzato, una gioia grandissima condivisa da quarantamila persone. Mi guardo intorno e non c’è persona che non canti a squarciagola. Bambini, adulti, forze dell’ordine, vigili del fuoco, soccorritori, membri della crew, fan sfegatati, tutti, anche i più timidi si lasciano andare a questo grande coro collettivo. La musica che unisce.
In chiusura, uno dopo l’altro i brani che hanno fatto innamorare chiunque di questo artista.
Marmellata #25: chi non ha mai sorriso pensando a questa canzone guardando una Winston Blu?
Poetica: forse una delle canzoni più belle mai scritte da Cesare Cremonini, accompagnata da fuochi d’artificio che ancora una volta illuminano lo stadio come a salutarlo e ringraziarlo per l’accoglienza.
Nessuno vuole essere Robin e, per dire “ciao Messina e grazie”, una carezza che fa andare via col sorriso: Un giorno migliore, riportandoci lì, dove tutto è iniziato.
Scaletta Cesare Cremonini Messina:
- Alaska Baby
- Dicono di me
- PadreMadre
- Il comico (Sai che risate)
- La ragazza del futuro
- Ora che non ho più te
- La nuova stella di Broadway
- Buon viaggio (Share The Love)
- Vorrei
- Lost in the Weekend
- Un’alba rosa
- Acrobati
- Vieni a vedere perché
- Le sei e ventisei
- Ragazze facili
- Mondo
- Logico #1
- Grey Goose
- Aurore boreali
- Nonostante Tutto
- Figlio di un re
- San Luca
- 50 Special
- Marmellata #25
- Poetica
- Nessuno vuole essere Robin
- Un giorno migliore
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