A due mesi dalla 64° edizione della kermesse musicale più amata dagli italiani, sono stati annunciati i nomi dei 14 partecipanti della categoria “Campioni“. È stato Fabio Fazio – alla guida del festival per il secondo anno consecutivo – a presentare gli artisti e i titoli dei due brani che ognuno di loro canterà sul palco dell’Ariston.
Ecco la lista:
– Arisa con ‘Lentamente‘ e ‘Controvento‘
– Noemi con ‘Bagnati dal sole‘ e ‘Un uomo è un albero‘
– Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots con ‘Liberi o no‘ e ‘Tanto ci sei‘
– Perturbazione con ‘L’Unica‘ e ‘L’Italia vista dal bar‘
– Cristiano De Andrè con ‘Invisibili’ e ‘Il cielo è vuoto‘
– Renzo Rubino ‘Ora‘ e ‘Per sempre e poi basta‘
– Frankie hi-nrg mc con ‘Pedala‘ e ‘Un uomo è vivo‘
– Giuliano Palma con ‘Così lontano‘ e ‘Un bacio crudele‘
– Riccardo Sinigallia con ‘Prima di andare via‘ e ‘Una rigenerazione‘
– Antonella Ruggiero con ‘Quando balliamo‘ e ‘Da lontano‘
– Giusy Ferreri con ‘L’amore possiede il bene‘ e ‘Ti porto a cena con me‘
– Francesco Renga con ‘A un isolato da te‘ e ‘Vivendo adesso‘
– Francesco Sarcina con ‘Nel tuo sorriso‘ e ‘In questa città‘
– Ron con ‘Un abbraccio unico‘ e ‘Sing in the rain‘
La prima cosa che si nota è, senza dubbio, l’età media dei partecipanti. D’altronde, lo stesso Fazio aveva annunciato che la parola d’ordine sarebbe stata contemporaneità. E quindi largo ai giovani, così tanti (e molti sconosciuti al grande pubblico, o comunque al target generalista al quale il festival si rivolge) che i “veterani” si ritrovano in nettissima minoranza: sono solo due, Ron e Antonella Ruggiero.
Altra novità, la totale assenza degli Amici di Maria, veri (e a volte unici) protagonisti del festival negli ultimi anni. La quota “talent” sarà rappresentata dalle due ex X Factor, Giusy Ferreri e Noemi.
Le scelte hanno già destato polemiche, tanto da far dubitare se non si stia distruggendo il carattere nazional-popolare del festival della canzone italiana.
Noi per adesso sospendiamo il giudizio e ci limitiamo alla curiosità, aspettando il 18 febbraio per scoprire se la forma sarà “contemporanea” quanto la sostanza.
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