Tante e tante sono le App che, informatici, appassionati e musicanti in genere sfornano e commercializzano sull’immenso mercato, in continuo aggiornamento.
L’obiettivo: far circolare più musica possibile. Come? Semplici upload, alla portata di tutti coloro che possiedono uno smartphone, con connessione 3G o Wi-Fi. Quando? Sempre: basta avere un paio di auricolari in tasca. Dove? Dappertutto.
Chi, a promuovere la free music? Mixcloud.
Così, si ha accesso ad un’enorme bagaglio di ritmi e sounds diversi: le utili categorie conducono l’ascoltatore verso la musica più adatta al mood e al momento della sua giornata. Dalla Deep House all’Ambient, dal Funky/Soul al Rock, passando dall’Indie e dall’intramontabile Jazz.
Categorie musicali a sè stanti ora sono riunite in un’unica App che dà libero spazio all’espressione delle nostre sensazioni. Interessanti risultano essere gli uploads di live sessions, non solo di celebri DJs, ma anche di ensemble dalle diverse radici.
Contaminazioni e richiami notiamo nel susseguirsi dei grooves differenti, speculari e sfaccettati: questo è il dato che ci colpisce di più.
Molto spesso, un po’ per paura nell’addentrarci in meandri a noi sconosciuti, nell’ascoltare nuovi suoni che possono sconvolgere la nostra struttura vitale, fatta di melodie quasi sempre uguali, lasciamo che l’abitudine ottenebri la nostra esistenza; perché, si sa: essa, è il sale di una vita “normale”.
Mixcloud, invece, ci dice: non preferireste un ritmo diverso, uno scandire nuovo, a cui abbinare uno stile di vita sempre dinamico, in movimento, brulicante di novità? Non preferireste una vita unica, sì piena di rischi e imprevedibile, piuttosto che un sicuro, ma piatto grigiume?
A voi, la risposta: nel frattempo, tentar, non nuoce. Scaricate gratuitamente Mixcloud, e saggiate qualcuna delle playlist proposte.
Breve è il passo per il cambiamento.
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